Dal 16 settembre, quando è stato attivato il servizio di richiesta del passaporto negli uffici postali, sono già 1.600 quelli rilasciati ai romani. Ne dà notizia il Corriere della Sera nelle pagine di cronaca della Capitale. Attualmente, ricorda l’edizione romana del Corsera, sono dodici le sedi abilitate al rilascio del documento.
Risparmio di tempo
Ciò che al momento è sicuramente gradito, riguarda la possibilità di farsi recapitare il nuovo documento a casa: oltre il 60 per cento di coloro che hanno effettuato la richiesta presso i loro sportelli, invece di recarsi in Questura, hanno scelto di farsi spedire il passaporto a domicilio. “Molti clienti hanno voluto provare il servizio — racconta al Corriere Simone Martini, direttore di Roma Cinecittà Est in via Cardinali — e il riscontro positivo che mi hanno dato è sempre stato sul risparmio di tempo rispetto ad altre procedure. Un altro aspetto apprezzato, soprattutto da coloro che nel corso della settimana hanno impegni lavorativi, è la possibilità di recarsi da noi il sabato mattina. Come anche di poter scegliere giorno e fascia oraria arrivando in ufficio con la certezza di essere serviti secondo quanto programmato con la prenotazione”.
La sinergia con il ministero
La raccolta dati allo sportello prevede informazioni anagrafiche e dati biometrici come impronte digitali e foto (due a colori identiche e recenti, frontali, a volto scoperto e a sfondo bianco). “Subito dopo — spiega un impiegato dell’ufficio di Val Melaina — inseriamo tutto nel computer e il cittadino avrà come interfaccia l’autorità preposta a rilasciare il documento, quindi sempre il commissariato. In questo modo però gran parte del lavoro la polizia lo troverà già fatto”.