È stata inaugurata nel salone sportelleria del Palazzo delle Poste a Trieste la mostra “Pioniere del sapere e geni invisibili: donne che hanno riscritto la scienza”. Un viaggio filatelico attraverso lo sguardo e le conquiste delle donne che hanno dato un contributo indelebile alla storia e al sapere. Perché c’è un filo sottile che lega le vite di scienziate, che nel silenzio, e spesso controcorrente, hanno avuto il coraggio di affermarsi, portando avanti esperimenti e idee anche in tempi in cui alle donne non era data la facoltà di avere un ruolo attivo nel campo della ricerca medica e scientifica.
Figure di riferimento
L’esposizione, nel solco già tracciato dalle precedenti mostre dedicate al talento femminile, rende omaggio a figure leggendarie come Ipazia d’Alessandria, figlia dal tragico destino di Teone di Alessandria considerata la prima donna matematica della storia o Margherita Hack, astrofisica e divulgatrice di fama internazionale a cui Trieste, città dove ha vissuto fino alla morte, ha intitolato l’osservatorio. Madame Curie è una pietra miliare in questo ambito, prima donna a vincere il Premio Nobel e a riceverlo in ben due discipline, fisica e chimica, e Hedy Lamarr, vissuta nel periodo della Seconda Guerra mondiale, che ci ha lasciato in eredità le scoperte su una tecnologia a quel tempo d’avanguardia, su cui poggiano le fondamenta della tecnologia Wi-Fi.
Il percorso espositivo a Trieste
Attraverso lo studio e l’approfondimento delle vite di queste donne straordinarie, il percorso espositivo guida il visitatore alla scoperta di personalità che con tenacia, coraggio e intelligenza, hanno aperto nuove strade nel settore della ricerca scientifica contribuendo a rompere gli schemi e gli stereotipi oltre che a travalicare intricate barriere culturali. Celebrare il talento femminile nelle STEM, Science, Technology, Engineering, Mathematics, significa veicolare un messaggio potente di rivoluzione silenziosa, in cui la scienza diventa uno spazio aperto dove il genio non ha genere e la curiosità non conosce confini.
Gli orari di apertura
La mostra, con ingresso gratuito, sarà visitabile fino al prossimo 8 luglio con gli orari dell’ufficio postale dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 19.05 e il sabato dalle 8.20 alle 12.35.