Il racconto di Mirco, caposquadra a Pesaro: la mia famiglia da tre generazioni in Poste
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Il racconto di Mirco, caposquadra a Pesaro: la mia famiglia da tre generazioni in Poste

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Mirco Baldassarri, caposquadra che presta servizio nell’ufficio di Pesaro Cacciatori, ripercorre a TG Poste i 112 anni di vicende familiari

Da 112 anni, una vera e propria “dinastia” di postali. Potrebbe essere questo il titolo da dare alla storia raccontata al TG Poste da Mirco Baldassarri, caposquadra che presta servizio nell’ufficio di Pesaro Cacciatori. Mirco, infatti, fa parte di una famiglia che da tre generazioni lavora in Poste Italiane.

Il racconto al TG Poste

“Lavoro in Poste Italiane da 40 anni - ha confermato Mirco nella sua intervista al TG Poste - ma il rapporto che lega la famiglia Baldassarri all’azienda dura in maniera ininterrotta da 112 anni. Mio nonno Augusto è stato assunto come fattorino nel 1913, a soli 13 anni. In quegli anni i postini lavoravano in bicicletta ma per mio nonno la bici non era solo un mezzo di lavoro, ma una vera e propria passione sportiva. E nel 1956, all’età di 16 anni, è entrato in Poste anche mio padre Sante, sempre come fattorino, con il quale ancora oggi scambiamo simpatici aneddoti relativi al nostro lavoro”.

Una preziosa memoria storica

Vista la sua storia familiare e il rapporto lavorativo di lunga durata con l’azienda, oggi rappresenta il fedele depositario di preziosi “segreti”, legati all’ufficio di Pesaro Centro, del quale conosce perfettamente la storia e le evoluzioni che si sono succedute nel tempo. Mirco è stato assunto in Poste Italiane nel 1985, proseguendo così una vera e propria tradizione di famiglia. I ricordi sono davvero numerosi: “Quando sono stato assunto, la sala del telegrafo che si trovava al primo piano, inviava i telegrammi attraverso la posta pneumatica al piano terra, dove stazionavano i fattorini pronti a partire per il recapito con i motorini di loro proprietà - ha precisato Mirco - Poi, nel 1992, ho iniziato a fare il portalettere. Mi spostavo con un Bravo della Piaggio, al quale legavo dietro il sedile la vecchia borsa in pelle e nel manubrio un sacco di iuta colmo di corrispondenza”.

Passione e professionalità

Oggi il lavoro di Mirco è molto cambiato, anche grazie alla svolta sostenibile, digitale e tecnologica che l’azienda si è data. “Fui io a consigliare a mio figlio di entrare in Poste Italiane - ha concluso Sante Baldassarri, papà di Mirco, intervistato dal TG Poste - un’azienda che, per la nostra famiglia, rappresenta la storia di una vita, con la passione per il lavoro e la professionalità che non sono mai mancati”.

Qui sopra, il servizio del TG Poste