Dalla Sicilia alle Dolomiti: Dalila, portalettere tra le montagne dell’Alto Adige
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Dalla Sicilia alle Dolomiti: Dalila, portalettere tra le montagne dell’Alto Adige

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Una storia d’amore per la natura e per il lavoro: parla Dalila, portalettere tra il borgo montano di Eores e Sant’Andrea

“Ho il cuore siciliano ma qui in Alto Adige sento di aver trovato il mio posto”. Lo dice, sorridendo, Dalila, portalettere di origini siciliane, una ragazza solare è determinata che da ottobre dell’anno scorso fa la portalettere tra il borgo montano di Eores alle pendici del Colle Libero, nel massiccio delle Dolomiti, e Sant’Andrea, sulla strada montana che porta al Passo delle Erbe.  “Ho scelto di venire a vivere tra queste montagne che già mi affascinavano prima di entrare in Poste Italiane. Avevo avuto una breve esperienza di lavoro come portalettere ad Agrigento, poi ho deciso di mettermi alla prova accettando di trasferirmi a Bressanone. Ho studiato, superato l’esame e ottenuto il patentino di bilinguismo tedesco che mi ha aperto le porte dell’Alto Adige, dove la richiesta di portalettere è alta”.

La portalettere laureata

Dalila ha una laurea in psicologia e un master in filosofia e scienze umane, quasi per caso due anni fa, dopo la sua candidatura, è arrivata la chiamata di Poste Italiane: “All’inizio pensavo fosse solo un lavoro temporaneo, ma mi è bastato poco: il contatto quotidiano con la gente, la fiducia che si crea, tutto questo mi ha conquistato”. Dal sole della Sicilia ai cieli azzurri delle Dolomiti il viaggio è lungo: “Lasciare la Sicilia è stato un salto nel vuoto, ma necessario. E ad oggi posso dire che ne è valsa la pena. Ho scoperto che questo mestiere, particolare e concreto, mi dà ciò che cercavo: libertà e senso di appartenenza. Quando incontro i clienti, ci fermiamo a parlare: mi chiedono come sto, raccontano un po’ di sé. Questo è il bello di questo lavoro: sentirsi parte della comunità”.

“Ogni percorso ha il suo ritmo”

Ogni mattina Dalila, dopo aver caricato la sua macchina e con indosso la sua casacca gialla, inizia il giro di consegne: “Ogni giorno è diverso, ogni percorso ha il suo ritmo. Ho imparato a conoscere questo territorio. È un paesaggio molto diverso da quello a cui ero abituata, ma altrettanto affascinante. Mi piacciono queste montagne che sembrano abbracciarti, le strade strette che si aprono all’improvviso su vallate infinite. Ogni giorno mi sveglio presto, respiro l’aria frizzante del mattino e parto. Qui la gente è riservata ma gentile, e ogni giorno, tra una raccomandata e un pacco, continuo a costruire legami. Uno alla volta. Poi c’è chi mi aspetta ogni giorno con entusiasmo: Lexi, un bovaro del bernese, il cane di una famiglia del posto, che riconosce subito il rumore della mia macchina e scodinzolando, ogni giorno, mi corre incontro per la sua razione di coccole quotidiane. Nei giorni particolarmente carichi di lavoro, il suo affetto mi ripaga di tutta la fatica fatta, così come i sorrisi di tutti i clienti che mi riconoscono per la strada”.  Ed è con quei sorrisi e l’attesa di Lexi che Dalila identifica la specialità del suo lavoro. Il suo coraggio e la sua determinazione l’hanno portata ad inseguire l’indipendenza attraverso un mestiere che le ha permesso di unire stabilità, contatto umano e libertà.