Cresce ancora il numero dei pacchi consegnati in provincia di Belluno dai portalettere di Poste Italiane. Nei primi tre mesi del 2025 il Gruppo Poste ha consegnato attraverso la sua rete di portalettere e centri di smistamento 77 milioni di pacchi, in aumento dell’8,7% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un risultato importante in un mercato competitivo e in continua evoluzione. E la tendenza evidente in tutta Italia ha fatto registrare anche in provincia di Belluno numeri record nel primo trimestre dell’anno con un incremento del 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La flotta di Belluno
Capillarità, efficienza della distribuzione e continua trasformazione della rete logistica di Poste Italiane, che in provincia di Belluno può contare su una flotta di circa 124 mezzi, di cui 19 interamente elettrici e 46 a motore ibrido, sono i fattori che hanno permesso di raggiungere questo importante traguardo. Con un’auto a trazione integrale si muove nei dintorni di Belluno Sara Marchionni, giovane portalettere di origini romane: “Il mio ingresso in Poste Italiane è recente, dopo una precedente esperienza a Roma, la mia città. Accanto alla posta tradizionale, un peso sempre crescente ce l’hanno i pacchi - conferma Sara – anche nelle zone più lontane, ad esempio su in alto alle pendici del Nevegal. Noi portalettere siamo sempre molto attesi, le persone ci sorridono e devo dire che ho trovato un ambiente molto positivo anche tra i colleghi. Belluno è bella ed accogliente e questo lavoro mi appassiona”.
Nella valle del Boite
Domenico Mattà, 32 anni, origini messinesi, è uno dei portalettere della valle del Boite da circa tre anni. È un portalettere “business”, specializzato nella consegna dei pacchi: “Siamo in zona di montagna e praticamente siamo i soli a consegnare pacchi, personalmente anche un centinaio in un giorno. Si fa tanta strada ma almeno non c’è traffico. Qui tutti ricevono pacchi, ovviamente moltissimi tra Cortina e San Vito ma anche tutta la valle del Boite fino a Valle ne aspetta ogni giorno. Arrivo a consegnare fino a passo Cibiana, dove c’è il rifugio ed un’altra attività ed è possibile incontrare qualche turista.” Difficoltà nel lavoro? “Non tanto il maltempo quanto la numerazione civica da imparare a riconoscere” spiega Domenico. “Ma poi s’impara, grazie anche all’esperienza condivisa dei colleghi più anziani che ti insegnano. Magari loro hanno meno dimestichezza con il palmare e gli do una mano.” I luoghi più belli? “Sicuramente attorno Cortina, ma non quella dei turisti: fare questo lavoro consente di scoprire luoghi bellissimi. Certo molto rapidamente, non abbiamo troppo tempo per fermarci, però posti come il lago Ghedina, Pocol, Fiames sono straordinari. Altro mio luogo preferito è Cibiana dove sono di passaggio al termine del giro quando il giro di consegne è quasi al termine.” Cosa gratifica di più? “I grazie dei clienti, magari un anziano al quale ho consegnato un pacco o una raccomandata che attendevano.”
Punto Poste
Il racconto di Sara e di Domenico è, insomma, pari a quella di tanti postini che, con impegno e dedizione, stanno accompagnando l’evoluzione del servizio postale, adattandosi alle nuove tecnologie e alle esigenze della società, ma mantenendo sempre al centro il rapporto diretto con le persone e la comunità. Oltre alla logistica tradizionale, la distribuzione può contare sulla rete Punto Poste, composta da oltre 18.000 punti di ritiro (attività commerciali) e Lockers che offrono servizi di ritiro e spedizione pacchi. Attraverso Punto Poste, utilizzata dai marchi più importanti dell’e-commerce, Poste Italiane conferma l’obiettivo di rafforzare la capillarità della sua rete a sostegno del territorio per contribuire allo sviluppo economico e sociale del Paese, nel segno della vicinanza ai cittadini.