L’inserto Economia del Corriere della Sera dedica un lungo approfondimento a Moneyfarm, piattaforma digitale di consulenza finanziaria indipendente, spiegando che, dopo l'accordo commerciale con Poste Italiane e il lancio del nuovo conto titoli, “la raccolta netta è quadruplicata” e “Moneyfarm ha saputo conquistarsi la fiducia degli investitori, anche istituzionali, che l'hanno supportata nella crescita con oltre 160 milioni di euro”.
La strategia di Moneyfarm
A illustrare i piani dell’azienda è Giovanni Daprà, co-fondatore e amministratore delegato di Moneyfarm, spiegando di aver “sviluppato un modello ibrido che unisce l'efficacia della consulenza tradizionale con l'agilità della tecnologia digitale, accompagnando così risparmiatori di diversi livelli di esperienza nel prendere decisioni più consapevoli. Inoltre, abbiamo investito in prodotti facili da usare, semplici da comprendere e con costi competitivi e trasparenti”. Una strategia che, nata dall'osservazione del comportamento degli investitori moderni, sempre più inclini a soluzioni rapide, digitali e di immediata fruibilità, ci ha consentito di attrarre un numero crescente di clienti».
L’investimento di Poste Italiane
Dietro la crescita di Moneyfarm c'è il supporto di grandi investitori, tra i quali Poste Italiane, e di fondi che hanno creduto nel progetto. “Tra gli ultimi round di finanziamento – si legge sul Corriere della Sera - quello del 2022 da 53 milioni per mano di M&G e Poste Italiane, e quello da 10 milioni di sterline (circa 12 milioni di euro) sottoscritto poche settimane fa sempre da Poste in tandem con Allianz”. “Sono capitali – precisa Daprà - destinati ad accelerare ulteriormente la nostra espansione, rafforzando alcuni ambiti decisivi per la sostenibilità del business e per il miglioramento della qualità del servizio offerto”.
Il futuro di Moneyfarm
Guardando al futuro, il 2025, che grazie anche alla partnership commerciale con Poste Italiane e al lancio del nuovo Conto Titoli è iniziato con un importante aumento della raccolta netta del 350% rispetto allo stesso periodo del 2024, “sarà un anno cruciale: «Gli investimenti strategici, incluse le nuove acquisizioni (tre negli ultimi 3 anni, ndr), il potenziamento della nostra infrastruttura tecnologica e lo sviluppo di nuovi strumenti di investimento, ci consentiranno di raggiungere un Ebitda stabilmente positivo entro la seconda metà dell'anno», conclude Daprà”.