A Milo, piccolo borgo etneo diventato noto anche per l’amore che Lucio Dalla e Franco Battiato nutrivano per questi luoghi, le presenze dei due artisti sembrano ancora vive. In uno dei punti panoramici più frequentati del paese, campeggia oggi una statua bronzea a grandezza naturale che li ritrae insieme. Giancarlo oggi è portalettere per Poste Italiane e lavora nella zona tra Zafferana e il Rifugio Citelli, facendo base proprio a Milo. Da due anni consegna posta e pacchi sulle stesse strade che da bambino percorreva in vacanza con la famiglia, quando villeggiavano nella casa di campagna a Sant’Alfio. E quando cercava di incrociare i due maestri della canzone italiana, per “rubare” anche solo un loro sguardo.
Il portalettere di Milo: la stretta di mano con Dalla
“Li cerco oggi, come allora. Mi piaceva fare gli appostamenti, sperando mi notassero. Quasi adolescente, a Dalla ho stretto anche la mano” racconta. Nella foto scattata accanto alla statua dei due artisti, sembra quasi che Giancarlo sia un tassello di quella memoria condivisa, che a Milo si tramanda in silenzio. “È sempre un’emozione, quando consegno qualcosa nelle loro case. Quella di Battiato è rimasta di famiglia, ogni tanto ci villeggia ancora il fratello. Quella di Lucio invece è stata venduta” aggiunge. Con discrezione, si fa custode di storie e luoghi che tanti turisti oggi cercano, spesso chiedendogli informazioni. “Mi chiedono dove sono le loro case, ma io custodisco gelosamente il segreto. Egoisticamente mi piace sperare che così il tempo si possa fermare” confida.
“Caro amico ti scrivo”
A Milo, dove i residenti fissi sono meno di mille, il tempo sembra davvero sospeso. Il portalettere viene ancora chiamato per nome ed è un riferimento per chi vive stabilmente o vi trascorre lunghi periodi. Anche grazie alla memoria viva dei due artisti, il paese ha saputo rafforzare la propria identità, mantenendo attiva l’arena per eventi musicali e culturali, come il festival “VinoMilo” atteso a fine estate. Si racconta che Dalla e Battiato amassero incontrarsi a Milo per comporre e cantare insieme. Un’amicizia che l’opera dello scultore Placido Calì, realizzata su bozzetto del medico-artista Gianfranco La Pira, prova a immortalare. Dalla suona uno spartito con inciso “Caro amico ti vengo a cercare”, mentre Franco lo osserva. Un gioco di citazioni che rimanda anche al celebre brano “Caro amico ti scrivo”, scelto come colonna sonora dell’ultimo spot di Poste Italiane.