Si chiama Luca, ha 48 anni ed è originario di Dobbiaco, ed è il portalettere che tra le sue tappe di lavoro quotidiane a Sesto, in provincia di Bolzano, ha anche la casa della famiglia di Jannik Sinner, il tennista numero uno del mondo. “Sono riservati e gentili – racconta il postino al Corriere dell’Alto Adige - Certo, sapere che in quella casa è cresciuto Jannik Sinner, che oggi rappresenta l'Italia nel mondo, fa un certo effetto. Ma quando lavoro, penso al mio mestiere”. Nel corso degli anni, casa Sinner ha attirato via via sempre più attenzioni, scrive ancora il quotidiano altoatesino: “Arrivano tante lettere dai tifosi – spiega Luca - tutto viene gestito con la massima riservatezza. Il rispetto della privacy vale per tutti, ancor di più per chi, come Sinner, ha scelto di mantenere un legame con la sua terra senza mai ostentarlo”.
L’incontro con il campione
Anche i parenti del fenomeno italiano sono tra gli affezionati clienti di Luca: “Consegnare il giornale alla nonna di Sinner è parte della mia routine quotidiana – racconta - Ogni tanto ci scambiamo due parole, e lei mi ringrazia con qualche dolcetto fatto in casa. Una volta mi ha offerto dei ‘niggilan’, dolci tipici dell’Alto Adige: erano davvero squisiti. Le ho detto che forse avevo scoperto il segreto del talento di suo nipote stava tutto nei suoi dolci. Lei si è messa a ridere e mi ha risposto che, forse, non avevo tutti i torti”. E non sono mancati gli incontri diretti con il campione. «È capitato anche che quando lui è in zona, e arrivo a consegnare il giornale, mi venga incontro. Una mattina ci siamo fatti anche una foto insieme. È gentilissimo. Un ragazzo umile, esattamente come lo si vede in televisione”, conclude il portalettere. Interrogato dal quotidiano sull'orgoglio di essere “il postino di Sinner”, Luca risponde con un sorriso che racchiude l'essenza del suo impegno. “Mi piace il mio lavoro. Se poi tra i miei utenti c’è un talento straordinario che rappresenta l’Italia nel mondo, tanto meglio. Ma per me conta che la posta arrivi puntuale, a tutti. Campioni compresi”.