Gli ultimi risultati finanziari comunicati da Poste Italiane conquistano spazio sulla stampa nazionale. “Oltre 159 milioni di pacchi consegnati, 990 milioni di lettere recapitate, 600 miliardi di attività finanziarie e 29,5 milioni di identità Spid attivate – si legge nell’articolo del Corriere della Sera dal titolo “Ricavi record per le Poste, l'utile sale a 1,2 miliardi - Sono alcuni dei numeri contenuti nel bilancio del primo semestre di Poste Italiane, «il miglior dalla nostra quotazione in Borsa risalente al 2015», ha ricordato il ceo Matteo Del Fante, ringraziando i circa 120 mila dipendenti del gruppo. Fra gennaio e giugno la società ha registrato ricavi record per 6,5 miliardi, in crescita del 5%, e un utile netto di 1,2 miliardi, in aumento del 14%”.
Utile a 1,2 miliardi
Sulla stessa scia anche Il Sole 24 Ore che titola: “Poste, ricavi e utili record in rialzo le stime per fine anno”. “Nel primo trimestre i ricavi sono stati pari a 3,3 miliardi (con una crescita del 4,5% anno su anno) - scrive il quotidiano economico - Il risultato operativo ha raggiunto 1,7 miliardi, con un aumento dell'11,5%% anno su anno (864 milioni nel secondo trimestre, con una crescita del 10,4% anno su anno), grazie a maggiori ricavi e all' attività di razionalizzazione dei costi. L'utile netto ha raggiunto 1,2 miliardi, con una crescita del 14% (572 milioni nel secondo trimestre del 2025, con una crescita del 9,1% anno su anno)”.
I migliori risultati semestrali dal 2015
La Repubblica sottolinea che “Poste Italiane centra i migliori risultati economici dalla quotazione in Borsa del 2015. L'utile netto è a un miliardo 170 milioni in questo primo semestre 2025. La stella polare, assai redditizia, è sempre la stessa per Poste. Si chiama diversificazione”. Per Milano Finanza è da notare il comportamento del titolo in Borsa, che “ha festeggiato con una crescita del 2,77% a 18,35 euro”. Infine Italia Oggi che sintetizza: “Poste, sei mesi da record” e riporta l’analisi del CEO Del Fante: “a livello strategico non serve una riorganizzazione societaria per avere più sinergie con Tim, di cui Poste è il primo azionista con una quota del 24,81%”.
La diversificazione del business
Ai microfoni del TG5, l’AD di Poste Italiane, ha poi parlato in un’intervista di diversificazione del business, ricordando che “abbiamo fatto molta strada nel trasformare Poste in un’azienda piattaforma, con molti clienti che possono usufruire di una vasta gamma di servizi” ha detto Del Fante.