Matteo Bocelli, figlio del tenore Andea, ha ringraziato la direttrice dell’ufficio postale che – giorni fa – ha sventato una truffa ai danni di un’anziana, raggirata utilizzando il suo nome. “Ringrazio con tutto il cuore la direttrice dell’ufficio postale – dice Matteo Bocelli come riportato dal Corriere della Sera - che con attenzione e umanità ha impedito che la truffa andasse a segno”.
Il fatto
Giorni fa, nell’ufficio postale del piccolo comune di Negrar in provincia di Verona, si era presentata una signora sostenendo di dover fare un bonifico a Matteo Bocelli. La richiesta ha insospettito direttrice dell’ufficio, Cristina Remondini, che ha convinto la signora a non effettuare il bonifico, aiutata anche dai Carabinieri, dopodiché è stata sporta denuncia verso ignoti. “Ho subito intuito – ha dichiarato nei giorni scorsi Remondini alla stampa descrivendo il tentativo di truffa - che si trattasse di una truffa. Lei continuava a ricevere, con insistenza, la richiesta del versamento da un presunto autista incaricato di recapitare un pacco regalo della famiglia Bocelli. Ho cercato in tutti i modi di far capire alla cliente che si trattava di una truffa, ho anche preso tempo dicendole che il terminale non funzionava per cercare di farla ragionare sul fatto che le richieste che le venivano fatte erano inusuali. Infine, ho contattato il comando dei carabinieri che ha avvisato il marito della signora. Arrivato in ufficio, l'uomo mi ha ringraziato, e assieme alla moglie è andato in caserma per denunciare i fatti”.
La solidarietà di Matteo Bocelli
Ora da Matteo Bocelli è arrivata la solidarietà nei confronti della signora vittima della tentata truffa: “Sono profondamente dispiaciuto nell’apprendere che alcune persone abbiano usato il mio nome e quello della mia famiglia per tentare di truffare e derubare un’anziana signora” e ancora – prima di partire per il Falling In Love World Tour negli Stati Uniti – ha voluto “mandare un abbraccio affettuoso e tutta la mia vicinanza. È una donna che ha dimostrato dignità e fiducia negli altri, e ringrazio con tutto il cuore anche la direttrice dell’ufficio postale, che con attenzione e umanità ha impedito che la truffa andasse a segno.