Ogni anno, tra fine estate e inizio settembre, migliaia di famiglie italiane affrontano lo stesso rito: l’acquisto dei libri scolastici. Una spesa inevitabile che pesa sul bilancio domestico e che, come mostrano i dati raccolti da Altroconsumo su oltre mille genitori, si accompagna spesso a problemi e disagi. Condotto a luglio 2025 tra i consumatori della community ACmakers, il sondaggio fotografa abitudini consolidate, difficoltà ricorrenti e scelte sempre più orientate al risparmio.
Risparmio al primo posto
Tra i genitori partecipanti al sondaggio con figli alla scuola secondaria di primo grado (le medie), quasi un terzo (31%) ha acquistato solo libri usati per l’anno scolastico 2024-25. La quota scende leggermente (26%) tra chi ha figli alla scuola secondaria di secondo grado (le superiori), ma resta significativa. Se si aggiunge chi alterna nuovo e usato, più della metà delle famiglie prova almeno in parte a contenere i costi. Una tendenza che si prevede resti stabile anche per l’anno scolastico che sta per iniziare. Il motivo principale è chiaro: il risparmio economico, indicato dal 91% dei rispondenti. A questo, però, si aggiunge un elemento sempre più sentito: evitare sprechi e ridurre l’impatto ambientale (46%). C’è anche chi ritiene che tra le edizioni non ci siano differenze sostanziali o che i libri vengano usati poco da ragazzi e ragazze e quindi non valga la pena comprarli nuovi.
Chi sceglie il nuovo
Nonostante la crescita del mercato dell’usato, molti genitori preferiscono ancora acquistare libri nuovi. Le ragioni? Prima di tutto le edizioni differenti, che rischiano di creare confusione con i materiali richiesti dagli insegnanti (51%), e le condizioni spesso scadenti dei testi usati (39%). C’è anche chi sottolinea la mancanza di supporti multimediali o la comodità di ordinare tutti i libri in blocco in un unico punto vendita. In altre parole, tra risparmio e praticità, le famiglie si muovono in un equilibrio difficile da trovare.
Acquisti online
Quando si tratta di acquistare libri scolastici usati, le famiglie si dividono quasi a metà tra negozio fisico e piattaforme online. Per chi prenota online, oltre il 50% degli acquisti digitali passa da Libraccio.it, che si conferma il punto di riferimento principale. Seguono Amazon (sezione usato), marketplace come Subito.it e Facebook, e piattaforme emergenti come Vinted. Per i libri nuovi la situazione è diversa: il negozio resta la prima scelta (43%), ma cresce anche il ricorso ai canali online, soprattutto tra le famiglie più giovani. Anche qui Libraccio.it guida la classifica, seguito da Amazon e dalle principali catene di supermercati e librerie.