“Emozioni e vita nello spot Poste Energia”. Il commento del critico Aldo Grasso
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“Emozioni e vita nello spot Poste Energia”. Il commento del critico Aldo Grasso

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Il critico del Corriere della Sera descrive lo spot con cui Poste Italiane ha scelto di raccontare il suo servizio: “La musica degli 883 elemento identitario”

«Siamo abituati a pensare che Poste sia una cosa, e invece... La musica diventa elemento identitario, capace di evocare un passato condiviso, ma al contempo proiettato verso qualcosa di nuovo». Così Aldo Grasso, sul Corriere della Sera, descrive nella rubrica Pit Stop realizzata in collaborazione con Massimo Scaglioni, lo spot con cui Poste Italiane ha scelto di raccontare il suo servizio per l’Energia: con “Come mai”, degli 883, in sottofondo, il protagonista si invaghisce della vicina di casa, dopo averla vista per caso dalla finestra di fronte grazie a una luce lasciata accesa.

Il racconto del consumatore

Lo spot, spiega Grasso, appartiene al format «Storie di Poste», che racconta vicende quotidiane con una forte componente emozionale: in questo caso, un colpo di fulmine, scrive il critico, con la luce che «diventa metafora di energia, ma anche di incontro e connessione». Una campagna, quella di cui fa parte lo spot, «che funziona e si fa notare: emoziona, mette in luce valori semplici e quotidiani, un po' come una canzone degli 883», commenta Aldo Grasso, definendolo «un buon punto di partenza di Poste Energia come brand nell'offerta luce e gas, perché non limita la comunicazione al prezzo, ma punta sull'esperienza, sul racconto del consumatore».