A Montebello sul Sangro, piccolo comune montano della provincia di Chieti, l’ufficio postale è operativo tre volte a settimana e rappresenta molto più di uno sportello. Per i cittadini diventa un punto di accesso ai servizi fondamentali, come il ritiro delle pensioni, l’invio dei pacchi e il pagamento delle bollette, ma anche uno spazio di socialità che aiuta a mantenere vivo il tessuto comunitario.
La testimonianza della comunità
Il sindaco Nicola Di Fabrizio sottolinea l’importanza del presidio: “Viviamo lo spopolamento giorno per giorno, ma cerchiamo di combatterlo attraverso i nostri servizi, di dare servizi alla cittadinanza ed essere più vicini a loro”. Una cittadina racconta invece i vantaggi concreti: “Sono riuscita a farmi il passaporto in 20 giorni qui in posta e ho evitato di fare dei chilometri. Ho visto cambiare non solo il paese, ma anche l’ufficio postale, perché oltre ad essere stato modificato strutturalmente sono stati incrementati tanti servizi”.
Il valore del progetto Polis
L’ufficio postale di Montebello è oggi parte integrante del progetto Polis di Poste Italiane, che punta a portare nei piccoli comuni servizi innovativi. Il sindaco lo conferma: “Siamo grati a Poste Italiane perché attraverso il progetto Polis ha creduto nei piccoli comuni, ha incentivato servizi, tra cui il rilascio del passaporto ai cittadini residenti e i servizi digitali di anagrafe e stato civile anche attraverso l’ufficio postale”.
Un presidio che rafforza i legami sociali
Accanto alle innovazioni, l’ufficio continua a svolgere una funzione sociale. La portalettere Anna lo spiega con semplicità: “Mi vedono anche un po’ come figlia, perché i loro figli ce l’hanno un po’ nell’arco dell’Italia e anche all’estero, e quindi mi chiedono anche i consigli. Credo che il mio sia anche un lavoro molto sul sociale: in questi piccoli paesi si viene a instaurare un rapporto di interscambio”.
Qui sopra, il servizio del TG Poste.