La tesi di Valentina: Poste racconta la trasformazione digitale del Paese
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La tesi di Valentina: Poste racconta la trasformazione digitale del Paese

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La dipendente di Poste si laurea in Scienze della Comunicazione con un elaborato ispirato alla sua esperienza diretta nel processo di digitalizzazione aziendale

“Lavoro in azienda da quindici anni, la mia tesi è storia vera. Sono testimone del processo di digitalizzazione del Paese”. Esistono le “tesi sperimentali” ma anche quelle “sperimentate” sul campo. Questa è la storia della giarrese Valentina Contarino che, dopo aver messo in stand by per quindici anni il suo percorso di laurea quando le mancavano soli due esami, ha ripreso gli studi laureandosi con una tesi che è frutto dell’esperienza maturata sul lavoro.

Dal bancone alla laurea

Valentina, infatti, è una dipendente di Poste Italiane dove ha iniziato il suo percorso professionale a ventotto anni. Allo sportello dell’ufficio postale di Aci Catena, tante esperienze, una crescita interna e lo spostamento a Giarre dove ora è “front end del punto Casa&Famiglia. Il corner di riferimento per i cittadini nelle sedi postali dove attivare servizi come la telefonia e la fibra, luce o gas. Oggi, a quarantadue anni, è madre, moglie e, da ieri, dottoressa in scienze della comunicazione. Con grande gioia di suo marito Danilo e sua figlia Arianna che l’hanno fortemente sostenuta in questa scelta. Valentina si è laureata presso l’Università degli Studi di Catania discutendo la tesi “DIGITALIZZAZIONE AZIENDALE, STRATEGIE E INNOVAZIONI. DALLE “CART-O-LINE” ALLE “CARTE-ON-LINE”: IL CASO POSTE ITALIANE”.

Il racconto della trasformazione digitale

“È la mia storia. Quando sono entrata in azienda era tutto su carta. Qui si iniziavano a programmare i processi di dematerializzazione. Il Paese si stava affacciando all’agenda digitale per pianificare quel processo di digitalizzazione che oggi ci permette di accedere ai servizi della pubblica amministrazione o di smobilizzare un buono e libretto con la stessa semplicità” – racconta Valentina. Che è testimone e attore di una rivoluzione che ha investito il Paese e le aziende, e come queste ultime abbiano partecipato o anticipato il cambiamento. Nell’abstract della tesi si legge in particolare “La digitalizzazione, definita principalmente come passaggio dall'analogico al digitale, viene scomposta e approfondita nei suoi aspetti tecnologici, organizzativi e sociali, descrivendo come essa abbia trasformato le aziende e introdotto nuove metodologie per migliorarne l'efficienza e la competitività”.

Innovazione e sostenibilità

“Certamente Poste Italiane è stata in grado di prevedere e adattarsi al cambiamento, rinnovando prodotti e servizi e implementando le politiche di sostenibilità ambientale. Senza mai snaturare il proprio dna. Mi sento di dire che siamo stati in molti casi anche acceleratori. Mentre si parlava di intelligenza artificiale ai convegni, in azienda si stava già testando nei processi interni” – conclude Valentina. E proprio a proposito di innovazione tecnologica e ecosostenibilità, Valentina chiude la sua tesi trattando l’impatto che il digitale – anche se in forma diversa dall’analogico - ha sull’ambiente. Aprendo ad una riflessione valida per privato e pubblico ovvero la necessità di tenere un approccio bilanciato tra progresso e rispetto per le risorse naturali.