A quasi dieci anni dal lancio, lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) si conferma uno degli strumenti più rilevanti della digitalizzazione italiana. Nel 2024 sono state gestite oltre 1,2 miliardi di operazioni e sono circa 40 milioni le identità digitali, numeri che testimoniano quanto questa tecnologia sia ormai entrata nella vita quotidiana dei cittadini. Grazie a SPID, oggi è possibile accedere con rapidità e sicurezza a più di 20mila servizi della Pubblica Amministrazione e a un numero crescente di attività private: dalla gestione dei conti correnti all’attivazione delle SIM telefoniche. Quello che era nato come un sistema per semplificare il dialogo con gli uffici pubblici è diventato di fatto una chiave di accesso universale al mondo digitale italiano.
La leadership di Poste
Attualmente, 12 provider offrono SPID, ma a dominare il mercato è Poste Italiane, che da sola ha attivato circa il 70% delle identità digitali, pari a oltre 30 milioni di credenziali. Una diffusione favorita dalla capillarità sul territorio con la rete di 12.800 uffici postali e la imponente infrastruttura tecnologica, e dalla semplicità del processo di attivazione, che ha consentito a milioni di cittadini di adottare il nuovo sistema in modo immediato e sicuro. Oltre a ridurre la burocrazia e garantire una maggiore protezione dei dati personali, SPID rappresenta così un simbolo della trasformazione digitale del Paese. Dalla Pubblica Amministrazione ai servizi privati, l’identità digitale è ormai un passaggio obbligato per chiunque voglia operare online in modo trasparente e sicuro.