Maurizio, il portalettere della valle delle mele: “Il recapito? Direttamente nei frutteti”
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Maurizio, il portalettere della valle delle mele: “Il recapito? Direttamente nei frutteti”

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Di padre in figlio, il legame con Poste Italiane: una storia di famiglia e di comunità in Val di Non

Nel cuore della Val di Non, c’è un volto familiare che accompagna le giornate degli abitanti del luogo: è quello di Maurizio il portalettere di Borgo d’Anaunia, che da oltre 35 anni percorre con puntualità e dedizione le strade, le frazioni e le campagne del territorio. Fa un lavoro che conosce profondamente, perché lo ha ereditato da suo padre Giulio, che per 28 anni ha consegnato lettere e sorrisi in tutta la valle.

La tradizione del portalettere

Quella del postino, per Maurizio, non è solo una professione: è una tradizione di famiglia, un legame con la comunità, un gesto quotidiano di presenza e vicinanza. Come suo padre prima di lui, conosce le persone, le loro abitudini, i momenti importanti dell’anno. E in questo periodo, lo sa bene, c’è un ritmo particolare che scandisce le giornate: quello della raccolta delle mele. È iniziata da poco, e in tutta la valle si respira un’atmosfera intensa e operosa. I campi sono pieni di uomini e donne, famiglie intere, che con pazienza e maestria raccolgono i frutti che hanno curato per un anno intero. Maurizio, che conosce tutti, sa dove trovarli: "Oggi la posta la porto direttamente nei frutteti", sorride.

La passione per la musica

Maurizio è anche batterista della banda del paese. Il prossimo anno la banda festeggerà 125 anni di storia, e l’emozione è già nell’aria. Maurizio racconta gli eventi in programma: "Sarà un anno speciale, e ci sarò anch’io, come sempre", dice. Una passione che, insieme alla dedizione per il proprio lavoro, rappresenta un’eredità familiare preziosa.