L’Italia celebra un anniversario che affonda le sue radici nella storia economica e sociale del Paese: i 150 anni dei Libretti di Risparmio Postale e i 100 anni dei Buoni Fruttiferi Postali. Non si tratta semplicemente di prodotti finanziari che hanno attraversato i decenni, ma di strumenti che hanno accompagnato e sostenuto la crescita economica italiana, diventando pilastri della cultura del risparmio nazionale.
Dai Libretti ai Buoni
La nascita dei Libretti di Risparmio Postale nel 1875 coincide con un momento cruciale della nostra storia: l’Italia unita muoveva i primi passi verso la modernizzazione economica e aveva bisogno di strumenti finanziari che potessero raggiungere anche le fasce più popolari della popolazione. Le Poste, con la loro diffusione sul territorio, diventata progressivamente capillare, rappresentavano la soluzione ideale per agevolare l’accesso al risparmio. Nel 1925, con l’introduzione dei Buoni Fruttiferi Postali, emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, e collocati da Poste Italiane, questo percorso si completava, offrendo agli italiani uno strumento di investimento semplice, sicuro e garantito dallo Stato. Il risparmio postale ha rappresentato una vera e propria rivoluzione silenziosa nella cultura economica italiana.
Un modello semplice e solido
Generazioni di famiglie hanno potuto accantonare risorse per il futuro, finanziare l’acquisto della casa, garantire l’istruzione ai figli o semplicemente costruire una riserva di sicurezza. La semplicità di utilizzo – bastava recarsi all’ufficio postale più vicino – e la garanzia statale hanno reso accessibile il risparmio anche a chi non aveva dimestichezza con i meccanismi bancari tradizionali. Questo fenomeno ha avuto un impatto profondo sulla struttura sociale ed economica del Paese: le risorse raccolte sono state investite da CDP in infrastrutture, opere pubbliche e progetti di sviluppo che hanno accompagnato il miracolo economico italiano del secondo dopoguerra e che oggi, con investimenti altrettanto significativi, accompagnano la nuova transizione. La fiducia riposta dagli italiani nel risparmio postale si riflette nei numeri: i prodotti postali continuano a raccogliere consensi significativi. Questo successo duraturo testimonia la solidità di un modello che ha saputo adattarsi ai tempi mantenendo i suoi principi fondamentali: sicurezza, semplicità e accessibilità.
Il primato italiano
Come sappiamo, l’Italia si distingue per l’elevato tasso di risparmio privato delle famiglie. I dati più recenti mostrano come la ricchezza netta delle famiglie italiane continui ad essere tra le più alte in Europa, con un rapporto rispetto al reddito disponibile superiore a quello di Francia, Regno Unito e Germania. Questo primato non è casuale ma ha le sue radici in una cultura del risparmio profondamente radicata. Il sistema economico, caratterizzato da una prevalenza di piccole e medie imprese spesso a conduzione familiare, ha favorito l’accumulo di capitale presso le famiglie piuttosto che presso le grandi corporation. Questo ha creato una cultura imprenditoriale in cui il risparmio familiare rappresenta spesso il capitale di avvio per nuove attività economiche. Le preferenze degli italiani in termini di allocazione del risparmio rivelano inoltre una marcata avversione al rischio. La preferenza per la liquidità, che rappresenta circa il 31% del portafoglio medio delle famiglie italiane, è significativamente superiore rispetto ad altri Paesi dove gli investimenti in strumenti più rischiosi sono maggiormente diffusi. Questo comportamento prudente trova nel risparmio postale uno sbocco naturale, con rendimenti comunque interessanti. In Italia abbiamo il paradosso di una considerevole ricchezza privata che convive con un considerevole debito pubblico.
Garanzia di sostenibilità e sicurezza
Per molti aspetti, il risparmio delle famiglie e delle imprese rappresenta la migliore garanzia di sostenibilità del debito pubblico e questo anche agli occhi degli investitori internazionali. A ciò si aggiunge il fatto che gran parte del debito dello Stato è detenuto da residenti, creando un circuito finanziario interno che riduce la dipendenza dai mercati finanziari internazionali. Il risparmio postale gioca un ruolo cruciale in questo meccanismo. Si crea così un circolo virtuoso in cui i risparmiatori ottengono la garanzia statale sui loro investimenti, mentre lo Stato beneficia di una fonte di finanziamento stabile e relativamente economica. Gli investitori istituzionali guardano con attenzione alla capacità di un Paese di generare risparmio interno, poiché questo rappresenta una fonte di stabilità finanziaria e un cuscinetto contro le crisi. Il sistema del risparmio postale contribuisce a questa stabilità in modo significativo. La prevedibilità dei flussi di risparmio verso strumenti garantiti dallo Stato fornisce alle autorità monetarie e fiscali una base solida per la pianificazione economica. Gli investitori internazionali percepiscono questa stabilità come un elemento di sicurezza che compensa, almeno parzialmente, le preoccupazioni legate al livello del debito pubblico. La persistente popolarità del risparmio postale, che attraversa le generazioni e resiste alle mode finanziarie, ha diverse spiegazioni. La prima è indubbiamente la garanzia statale. In un mondo finanziario caratterizzato da crescente complessità e volatilità, la certezza di poter recuperare integralmente il capitale investito rappresenta un valore decisivo per molti risparmiatori. Questa garanzia non è solo formale, ma è percepita come sostanziale dai cittadini, che identificano nello Stato – nonostante le sue defaillance – un garante affidabile nel lungo termine.
Risparmio postale: nel segno della trasparenza
La semplicità operativa costituisce un secondo fattore chiave. A differenza di molti prodotti finanziari, che richiedono conoscenze specifiche e comportano costi spesso nascosti, il risparmio postale mantiene una trasparenza e una facilità d’uso che lo rendono comprensibile a tutti. Non ci sono commissioni di gestione occulte, le condizioni sono chiare e stabili nel tempo, e le procedure di sottoscrizione e rimborso sono standardizzate e accessibili. La capillarità territoriale delle Poste Italiane - unitamente alla digitalizzazione dei canali di vendita che hanno reso Buoni e Libretti ancora più accessibili - rappresenta un terzo elemento di forza. In un Paese caratterizzato da un tessuto urbano complesso, con molti centri di piccole e medie dimensioni, la presenza degli uffici postali garantisce un accesso universale ai servizi di risparmio. Sono nate, parallelamente, le piattaforme online che permettono la gestione dei propri investimenti da remoto, mantenendo però invariati i principi di semplicità e sicurezza che caratterizzano questi prodotti. Anche questi ultimi si sono evoluti. Accanto ai tradizionali buoni ordinari, sono stati introdotti strumenti specifici per diverse fasi della vita, come i buoni per i minori, quelli orientati alla previdenza complementare o prodotti con durate e rendimenti calibrati sulle esigenze di mercato. La partnership tra Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti ha inoltre permesso di mantenere competitivi i rendimenti offerti, nonostante il contesto di tassi di interesse particolarmente bassi che ha caratterizzato l’ultimo decennio. C’è infine un aspetto in genere trascurato e che oggi, nell’era delle crescenti disuguaglianze, merita invece di essere ricordato, ed è la funzione sociale del risparmio postale, che si manifesta nella sua capacità di includere fasce di popolazione che potrebbero essere escluse da altri canali finanziari. L’assenza di soglie minime significative, la semplicità delle procedure e la garanzia statale lo rendono uno strumento di democrazia economica. Non è l’ultimo dei suoi pregi.