I 150 anni di storia del risparmio postalee, celebrati da Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sono stati l’occasione per compiere un ideale giro d’Italia tra i buoni e i libretti, con la Campania eletta “regina”. Il Mattino titola “Risparmio postale, Campania prima con Napoli in testa per buoni emessi”. “Se il risparmio delle famiglie contribuisce in maniera significativa alla stabilità finanziaria, i numeri che arrivano dal Sud mostrano chiaramente il peso che questa parte dell’Italia continua ad avere nel sistema-Paese – sottolinea il quotidiano di Napoli – Così colpisce scoprire che in Irpinia ci sono più libretti postali e buoni fruttiferi che abitanti. E impressiona verificare, dati alla mano, il predominio della Campania, e di Napoli in particolare, fra le regioni più risparmiose”.
I numeri di Napoli e l’oro di Bari
Napoli, riporta il Mattino, è la prima provincia italiana per numero di buoni emessi al 31 dicembre 2024. Con 2 milioni e 188mila buoni detiene il 5,67% dell’intero ammontare di buoni attivi in Italia. Salerno, con il 3,76%, è terza dopo Roma, seguita al sesto e settimo posto dalle province di Caserta e Avellino. Passando dai numeri al valore è Bari la città “salvadanaio” d’Italia, come la definisce La Gazzetta del Mezzogiorno, titolando “Ecco l’oro di Bari”. “I libretti si possono aprire in poco più di 600 uffici postali, collocati principalmente in comuni privi di qualunque cassa di risparmio. Una rete capillare che oggi conta 12.755 uffici e che, spulciando i dati delle 132 filiali di Poste distribuite su tutto il territorio nazionale, vede spiccare come la più ricca per i depositi sui libretti quella di Bari con oltre 3 miliardi di euro”. Sul Secolo XIX si legge invece che “Il risparmio postale piace ai liguri. Otto miliardi in buoni e libretti”.
Il master a Londra
Sono 9 invece i miliardi di risparmio postale nella cassaforte dei torinesi, come ricorda l’edizione locale di Repubblica, raccontando una delle storie emerse durante l’evento di Roma: “I nonni hanno risparmiato per tutta la vita e oggi – con i soldi messi da parte – Luca, il nipote, ha potuto inseguire i suoi sogni a Londra, dove sta facendo un master in Economia. È solo una delle tante storie che passano attraverso gli sportelli dell’ufficio postale di corso Grosseto, a Torino”. Il Gazzettino invece titola “Tanti risparmi tra Veneto e Friuli Venezia Giulia”, riportando le cifre: “In Veneto sono più di 1,76 milioni i libretti postali di risparmio per un valore totale di oltre 7,8 miliardi, più di 92mila sono detenuti da minori che insieme valgono già più di 157 milioni. I buoni fruttiferi in Veneto sono più di 2,78 milioni per un valore di oltre 17,3 miliardi. 411 milioni in mano a minori detentori di quasi 300mila buoni. In Friuli Venezia Giulia il risparmio postale supera i 5 miliardi”.
Il caso di Cuneo
“Ogni residente ha un ‘conto deposito’. Cuneo, una provincia di risparmiatori”, sottolinea l’edizione locale della Stampa, che ospita un’intervista alla presidente del Gruppo Poste Italiane Silvia Maria Rovere, originaria di Caraglio, nella provincia cuneese: “La Granda è terra di risparmiatori. E anche un esempio di una provincia che, essendo caratterizzata da tanti piccoli centri, ha sofferto di fenomeni come lo spopolamento e l'invecchiamento della popolazione. Nonostante sia una terra di eccellenza, sia dal punto di vista naturale sia storico. Nell’evento abbiamo citato intellettuali come Einaudi e Cavour. Poste punta a valorizzare i territori, restituendo occasioni di rilancio, competitività economica e vita sociale”.
La vicinanza di Poste al territorio
Anche “Il salvadanaio d’Abruzzo è tra i più gonfi d’Italia” come titola Il Centro dedicando un focus ai numeri della regione: “Abruzzo terra di santi, poeti e risparmiatori. E anche questo che emerge dal grande evento organizzato da Poste Italiane alla Nuvola di Fuksas di Roma, con la regione che, in base allo studio pubblicato dall'azienda, è la quinta in Italia per rapporto tra investimenti nel risparmio postale e numero di abitanti”. Il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, tra gli invitati all’evento di Roma, commenta: “Essere qui, come sindaco, rappresenta una conferma della vicinanza delle istituzioni a Poste Italiane e dell’impegno condiviso per la tutela e la crescita dei territori e delle comunità. Basta vedere la presenza capillare dell'azienda sul territorio, rappresentando ancora oggi un presidio essenziale in tante aree del Paese colpite dallo spopolamento e dalla carenza di servizi, come nel caso che io rappresento, in via generale e particolare: il cratere sismico del Centro Italia”.