Poste: la strategia green dell’Azienda nella tesi di laurea di una operatrice front-end
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Poste: la strategia green dell’Azienda nella tesi di laurea di una operatrice front-end

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Elena, 24 anni, racconta come ha unito il lavoro dell’ufficio postale ai suoi studi universitari

Ha solo 24 anni, ma già quattro di esperienza in Poste Italiane e una laurea in Sociologia con una tesi dedicata alle politiche di sostenibilità dell’Azienda. Elena Longo, impiegata nell’ufficio postale di Lancenigo, è tra le più giovani della Marca trevigiana a ricoprire questo ruolo. Dal 2021 accoglie i clienti, li orienta tra i servizi e, nel frattempo, ha studiato per comprendere come un’impresa possa contribuire concretamente agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. “Vivo a Treviso, terminate le scuole superiori ho fatto qualche lavoretto che seguisse il mio percorso di studi in grafica e comunicazione – racconta Elena – Non soddisfatta di questo, a un certo punto ho deciso di inserire il curriculum anche sul sito di Poste e sono stata ricontattata per iniziare il mio percorso a Treviso Centro come sportellista. Credo anche per merito delle mie basi comunicative sono arrivata al ruolo di operatrice front-end a Lancenigo, in provincia di Treviso. Grazie a Poste sono riuscita a permettermi gli studi universitari triennali e ora sto frequentando un master in risorse umane. Le prospettive future sono poi quelle di terminare il percorso universitario con la specializzazione in psicologia del lavoro. E magari andare avanti nella mia carriera postale”.

Impatto positivo

La storia di Elena Longo è quella di una giovane che ha saputo unire studio e lavoro, trasformando la sua esperienza quotidiana in un progetto di ricerca che valorizza l’impegno di Poste Italiane per un futuro più sostenibile. Ma non solo: nel tempo libero, Elena è attiva nell’associazione “Studenti con le stellette”, che promuove la cultura della difesa, la cittadinanza attiva e il dialogo tra giovani e istituzioni. “Con la mia tesi – prosegue Elena – ho cercato di capire come Poste Italiane possa avere un impatto positivo sull’ambiente e sulla società. Parliamo di ridurre le emissioni, migliorare la qualità dell’aria, ma anche di garantire l’accesso ai servizi pubblici nelle piccole comunità”.

Le iniziative di Poste

Il suo lavoro accademico ha messo in luce numerose iniziative ambientali già attive in Veneto e in provincia di Treviso. Tra le più emblematiche: Rinnovo della flotta aziendale: in Italia sono già operativi 26.200 mezzi a basse emissioni, di cui 5.800 elettrici. Solo in provincia di Treviso se ne contano 450 nuovi veicoli, tra cui 50 elettrici e 100 ibridi. Energia rinnovabile: il 99% dell’energia elettrica acquistata da Poste proviene da fonti rinnovabili. Illuminazione LED: ha permesso una riduzione del 50% dei consumi energetici per l’illuminazione. A Treviso, Poste Italiane ha avviato un programma di installazione di impianti fotovoltaici sugli uffici postali. Sono già attivi a Preganziol e in fase di attivazione a Spresiano, Gaiarine e Mareno di Piave. In tutto il Veneto, tra il 2024 e il 2025, sono 24 gli impianti fotovoltaici installati.

Colonnine e smart building

A questi si aggiungono le colonnine di ricarica per auto elettriche, già operative nei pressi degli uffici postali di Nervesa, Quinto di Treviso, Cornuda, Sernaglia, Santa Lucia di Piave, Fonte e altri comuni. “Queste installazioni fanno parte del progetto Polis, che punta a modernizzare 7mila uffici postali in chiave sostenibile e digitale – conclude Elena – riducendo il divario tecnologico e favorendo l’accesso ai servizi pubblici anche nei piccoli centri”. Un altro tassello della strategia green è il programma Smart Building, già attivo in uffici postali come Cappella Maggiore, Cavaso del Tomba, Altivole, Meduna di Livenza, Monfumo, Vidor, Resana e Castelcucco. Si tratta di un sistema intelligente che regola automaticamente luci, riscaldamento e raffrescamento in base alle condizioni ambientali, con un risparmio stimato del 15% sull’energia elettrica e del 10% sul gas.