Più di 8 italiani su 10 prevedono di partecipare anche quest’anno al Black Friday, con un coinvolgimento particolarmente alto tra i consumatori sotto i 55 anni, che risultano più ricettivi alle logiche promozionali e più propensi a sfruttare l’evento come occasione programmata di risparmio. È quanto emerge da un’indagine realizzata da Altroconsumo su oltre 2.000 consumatori. L’iniziativa continua a rappresentare un momento strategico per anticipare non solo acquisti per sé, ma anche i regali natalizi, come confermato dalla quota di consumatori che vede nel Black Friday una possibilità concreta di alleggerire la spesa di dicembre.
Le previsioni di spesa
La spesa media prevista cresce rispetto all'anno precedente: 222 euro sul totale della popolazione, che arrivano a 270 euro per chi ha intenzione di acquistare. Una cifra significativa, che conferma il Black Friday come momento centrale per il bilancio delle famiglie. Va detto che, storicamente, le cifre previste risultano superiori a quelle realmente spese, come evidenziato anche dal confronto con il 2024, quando i 202 euro pianificati si sono tradotti in 193 euro effettivi. Anche sul piano psicologico, molte famiglie vedono nel Black Friday l’occasione per cogliere vantaggi economici sostanziali: tra chi ha acquistato nel 2024, il risparmio percepito è stato pari al 31%, ovvero circa 129 euro. Dall’altra parte, il clima economico rimane un fattore determinante: tra coloro che prevedono di ridurre o azzerare le spese, oltre un terzo indica la propria situazione finanziaria e l'impatto dell’inflazione come cause principali, segnali di una prudenza ancora ben presente nel tessuto sociale.
Digitale protagonista
Due italiani su tre acquisteranno principalmente online. Il dato si inserisce in una tendenza ormai stabile, che vede le piattaforme digitali non solo come canale privilegiato di vendita ma anche come fonte principale di informazione e confronto prezzi. Marketplace, comparatori, piattaforme social e recensioni alimentano un ecosistema informativo che anticipa e orienta le decisioni di acquisto. Solo una quota minoritaria si affiderà ai punti vendita fisici o adotterà un equilibrio tra i due mondi (18%), segnale di una trasformazione delle abitudini d’acquisto ormai consolidata. La ricerca online non riguarda solo i prodotti ma anche la verifica dell’affidabilità dei venditori, la consultazione di feedback e la comparazione delle offerte, attività che sono diventate parte integrante dell’esperienza di shopping.