Nel cuore di via Roma, dove il Palazzo delle Poste custodisce da quasi un secolo affreschi futuristi e storie di città, c’è uno sportello che attrae appassionati da tutta Palermo. È quello filatelico, dove Antonio Alfano — operatore, ma anche archeologo e guida turistica — accoglie i clienti con la stessa cura con cui si custodisce un reperto: “Avendo un grande ufficio postale, nessuno di noi va in palestra perché per spostarci da archivio, bagni, sala e altro percorriamo non meno di 7 km al giorno”, scherza parlando con il TG Poste.
Un archeologo dietro il bancone
Antonio si presenta così: “Sono un archeologo e una guida turistica. In particolare per Poste Italiane occupo lo sportello filatelico di Palermo Centro”. Il suo mondo è fatto di francobolli, timbri e cartoline che raccontano decenni di storia italiana: “Consiste nel collezionismo di francobolli e timbri e cartoline filateliche che sono legati ovviamente a tutta la storia dello del Paese. Arriviamo a circa 75-80 emissioni in un anno e quindi tutti questi collezionisti vengono con regolarità e io a sportello vendo loro appunto il francobollo”. Chi arriva allo sportello, spesso, non cerca solo un servizio, ma un volto conosciuto. “Abbiamo una clientela fissa che è il nostro zoccolo duro. Entrano già sapendo di trovarci. Il sorriso è reciproco. Il ruolo dell’operatore è anche questo: armonizzare una sala piena, armonizzare il rapporto tra noi e il cliente. In qualche modo il cliente va via sorridendo. Capita, capita spesso”.
Dentro un monumento che vive
Il Palazzo delle Poste di Palermo è un simbolo degli anni Trenta, inaugurato nel 1934 con l’idea di accogliere la modernità della città. “Nasce per accogliere un pubblico più grande: i primi che risparmiano, i primi che investono, i primi che fanno i buoni ai loro figli”, racconta Alfano. Tra i suoi tesori c’è una delle sale più importanti dell’edificio, decorata da Benedetta Cappa Marinetti, figura centrale del futurismo.
Qui sopra, il video del TG Poste.