Nel quarto trimestre 2021, si stima una crescita congiunturale dell’export delle regioni italiane, sebbene con intensità diverse, per tutte le ripartizioni territoriali: +8,8 per cento per il Sud e Isole, +5,2 per cento per il Centro, +3,6 per cento per il Nord-est e +0,8 per cento per il Nord-ovest. Lo rileva l’Istat. Nel 2021, rispetto all’anno precedente, l’export mostra una crescita molto sostenuta (+18,2 per cento) e diffusa a livello territoriale: l’aumento delle esportazioni è molto marcato per le Isole (+46,4 per cento), intorno alla media nazionale per il Nord-ovest (+19,2 per cento) e il Nord-est (+18,0 per cento), più contenuto per il Centro (+15,3 per cento) e soprattutto, per il Sud (+6,6 per cento).
Isole regine
Nel complesso del 2021, tutte le regioni italiane, a eccezione della Basilicata (-14,7 per cento), registrano incrementi dell’export: i più marcati per Sardegna (+63,4 per cento) e Sicilia (+38,8 per cento), i più contenuti per Puglia (+4,9 per cento) e Abruzzo (+5,0 per cento). Le performance positive di quattro regioni – Lombardia (+19,1 per cento), Emilia-Romagna (+16,9 per cento), Veneto (+16,7 per cento) e Piemonte (+20,6 per cento) – contribuiscono per 11,6 punti percentuali all’aumento dell’export nazionale. Nel 2021, l’aumento delle vendite di metalli di base e prodotti in metallo da Lombardia e Veneto, di macchinari e apparecchi n.c.a. da Lombardia ed Emilia-Romagna e di prodotti petroliferi raffinati da Sicilia e Sardegna spiega per 3,8 punti percentuali la crescita dell’export nazionale.
I maggiori contributi
Nell’insieme dell’anno, i contributi maggiori alla crescita tendenziale dell’export nazionale derivano dall’aumento delle vendite della Lombardia verso Germania (+22,9%) e Francia (+20,7%) e di Emilia-Romagna e Toscana verso gli Stati Uniti (+33,3% e 48,6% rispettivamente). Per contro, apporti negativi provengono dal calo delle esportazioni del Lazio verso Stati Uniti (-28,0%) e Russia (-54,9%) e della Basilicata verso gli Stati Uniti (-45,4%).
L’analisi provincia per provincia
L’analisi provinciale dell’export mostra performance positive per quasi tutte le province italiane: i contributi positivi più elevati si rilevano per Milano, Torino, Brescia, Firenze, Vicenza, Roma, Bergamo, Siracusa, Modena e Bologna. Si segnalano dinamiche negative per Arezzo, Potenza, Piacenza, Rovigo, Latina, Ascoli Piceno, Palermo, Bari, Foggia e Caltanisetta.