Roma, 4 mar – di Roberto Vozzi

Drastici calmieramenti dei tassi su tutte le principali scadenze dei titoli di Stato della Grecia, all’avvio dei mercati dopo che venerdì scorso, a scambi chiusi, l’agenzia Moody’s ha rivisto al rialzo il rating sul Paese di due gradini, da B3 a B1, e con prospettive (outlook) ora stabili. Sui bond greci a 10 anni i rendimenti si attestano al 3,601 per cento, ben 113 punti base in meno 81,13 punti percentuali rispetto alla chiusura di venerdì.

In questo modo il differenziale dei tassi tra i Bond greci e i Btp decennali si porta sotto i 100 punti base: a metà mattina i tassi dei titoli tricolori si attestano al 2,795 per cento. Sui titoli quinquennali della Grecia la riduzione dei tassi è addirittura di oltre 240 punti base, al 2,735 per cento.

Da Moody’s in media i mercati prevedevano un upgrade di un solo gradino. Secondo l’agenzia i fondamentali economici del Paese sono migliorati e la dinamica di risanamento dei conti si è consolidata.

Nel suo resoconto allegato all’aggiornamento del rating, Moody’s inoltre ha rilevato che Atene è riuscita a ripristinare i canali di finanziamento sui mercati, grazie all’ampio appoggio da parte dei partner europei creditori.

La partita con questi ultimi tuttavia non è del tutto sistemata. La scorsa settimana la Commissione europea è tornata in pressing sulla Grecia affinché porti avanti tutte le (11) riforme strutturali promesse. “Restano dei punti in sospeso – ha avvertito il responsabile degli Affari economici Pierre Moscovici – su cui le discussioni proseguono. Va da sé che l’interesse della Grecia è regolarsi prima dell’Eurogruppo dell’11 marzo”. Gli attriti si concentrano soprattutto sulla proroga dell’esenzione degli sfratti sulle famiglie insolventi e la privatizzazione della compagnia elettrica nazionale.