Roma, 11 apr – Le startup innovative in Italia sono 10.075 (con una crescita di +300 unità ogni trimestre1), il loro capitale sociale complessivo ammonta a 489,3 milioni di euro (circa 50mila euro a impresa). Vi lavorano 53.7002 persone, tra soci (40.886) e addetti (12.818). Hanno sede prevalentemente in Lombardia (2.543), Lazio (1.124), Emilia Romagna (891), Veneto (879), Campania (788).

Sono questi i dati principali che emergono dalla ricerca “Startup innovative e sviluppo di canali di finanziamento diretti ed indiretti a loro dedicati”, curata da Silvia Marinella Fontana dell’Università degli Studi di Padova per conto di Acri e presentata oggi a Milano nel corso di un convegno dal titolo “Startup innovative: un sistema tra opportunità di scenario e problemi di crescita”. All’incontro hanno partecipato: Giuseppe Guzzetti, presidente di Acri; Fabrizio Palermo, amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti Spa; Anna Gervasoni, direttore generale di Aifi; Federico Delfino, presidente Commissione Ricerca scientifica di Acri; Marco Cantamessa, Politecnico di Torino; Alessandro Grandi, Università di Bologna; Silvia Marinella Fontana, Università di Padova. La mattinata si è chiusa con una tavola rotonda, moderata dal direttore Area scientifica e tecnologica di Fondazione Cariplo Carlo Mango, a cui hanno partecipato alcuni esponenti di start up innovative.

“Grazie alla loro natura di soggetti privati che mirano all’interesse collettivo – ha dichiarato Giuseppe Guzzetti, presidente di Acri -, le Fondazioni di origine bancaria hanno un orizzonte di lungo periodo e convintamente si pongono tra i soggetti che concorrono alla crescita dell’ecosistema dell’innovazione. Lo fanno puntando sul trasferimento tecnologico e favorendo l’incontro tra università e imprese, tra saperi e fare, tra giovani talenti e investitori, contribuendo così a contrastare il fenomeno della disoccupazione giovanile”.

“L’impegno delle Fondazioni a sostegno delle startup innovative – ha commentato Federico Delfino, presidente Commissione Ricerca scientifica di Acri – si esplica in diversi modi: da un lato con investimenti finanziari nel settore del venture capital, dall’altro con l’attività erogativa nel settore Ricerca & Sviluppo verso progetti mirati di incubazione e accelerazione di nuove imprese o la creazione di luoghi fisici o virtuali idonei ad abilitare l’incontro e la contaminazione di soggetti diversi, facendo da innesco alla nascita o allo sviluppo di imprese innovative”.