Roma, 19 giu – L’Agenzia Dogane e Monopoli ha messo a punto un progetto volto alla completa digitalizzazione delle procedure doganali nei porti italiani. Una vera e propria rivoluzione che promette, grazie all’uso di tecnologie avanzate, di semplificare la vita alle imprese e alla stessa amministrazione, creando così le premesse per attrarre maggiori traffici commerciali nei porti italiani. In seguito è previsto il pieno coinvolgimento anche degli attori privati interessati alle procedure portuali, attraverso i loro organismi e associazioni di categoria.

“L’obiettivo – ha spiegato il direttore dell’Agenzia Dogane e Monopoli, Benedetto Mineo – è di arrivare a una catena logistica senza soluzione di continuità in cui, ad esempio, merci sdoganate in mare, transitino celermente nel porto grazie alla gate automation, per indirizzarsi quindi a destinazione lungo un fast corridor. Ciò consentirebbe di liberare rapidamente le aree portuali, spesso congestionate. Per quanto riguarda le operazioni doganali, il progetto mira a ottimizzare la movimentazione multimodale delle merci al fine di aumentare la competitività del sistema portuale nella rete transeuropea e attrarre nuove correnti di traffico”.

I grandi operatori della logistica e dei trasporti che agiscono su scala globale chiedono maggiore omogeneità nei processi dei diversi porti. Processi e prassi differenti comportano infatti diseconomie anche per gli operatori e gli imprenditori del settore. Il progetto mira ad una maggiore standardizzazione dei processi doganali, reingegnerizzandoli, rendendoli più semplici e omogenei sul territorio.

L’iniziativa è in linea con gli obiettivi dell’Organizzazione Mondiale delle Dogane, che promuove lo sviluppo degli “smart borders”, frontiere intelligenti per un commercio, un viaggio e un trasporto senza ostacoli.