Roma, 2 lug – Continua il calmieramento sui titoli di Stato dell’Italia, coinvolgendo tutte le scadenze, tra speranze di una soluzione positiva al dialogo Ue-Italia sui conti pubblici – all’indomani della “manovrina” varata dal governo e alla vigilia delle decisioni della Commissione Ue sulle procedura sul debito italiano – assieme ad attese di possibili ammorbidimenti della linea della Bce.

A fine contrattazioni i rendimenti dei Btp a 10 anni, che ieri sono scesi sotto la soglia psicologica del 2 per cento per la prima volta da oltre un anno, si sono ulteriormente moderati all’1,86 per cento.

Il differenziale rispetto ai tassi dei Bund tedeschi equivalenti, lo spread, si è a sua volta ulteriormente ridotto, a 222 punti base.

Sempre oggi, con un minimo di seduta al meno 0,03 per cento, i rendimenti dei Btp a 2 anni dell’Italia sono finiti in territorio negativo per la prima volta dal maggio del 2018. Successivamente hanno in parte ritracciato per poi chiudere allo 0,06 per cento, con lo spread Btp-Bund sui titoli a 24 mesi in riduzione a 81 punti base.