Roma, 6 ago – Quando si viaggia con i bambini a bordo, la classica domanda “Quanto manca?” potrebbe arrivare da un momento all’altro. Per affrontare queste situazioni tipiche, automobile.it ha individuato alcuni passatempi per impegnare i bambini mentre si affrontano lunghi trasferimenti che possono rendere il viaggio più divertente.

I quiz sulle destinazioni: prima della partenza si possono preparare delle domande per dare vita a un divertente gioco a quiz sulle località che si visiteranno. Risposte multiple per stimolare il ragionamento e permettere di scoprire, tra le alternative proposte, quanto è speciale il posto dove si arriverà di lì a poco.

Gioco dell’alfabeto: per ogni lettera va trovata una parola ispirata all’ambiente circostante. In questo modo si attiva un piccolo contest in cui si ripassa l’alfabeto, si insegna a osservare il paesaggio e si educa divertendo.

Conosci i tuoi figli: si può utilizzare il tempo del viaggio anche per conoscere meglio i propri piccoli e confrontarsi in un gioco con domande assurde per capire come reagirebbero i propri figli in situazioni come un viaggio sulla luna, la vincita alla lotteria, se fossero super eroi e simili.

Indovina a cosa penso: uno fra i passeggeri pensa a un animale, una canzone, un film, un oggetto e gli altri tramite domande cui si può rispondere solo con sì o no, devono indovinare. Chi indovina conduce il giro successivo.

Karaoke: una semplice lista di canzoni tra quelle che si sanno a memoria, che crei un mix tra le canzoni di quando erano piccoli mamma e papà e le preferite dei figli, è sicuramente un modo simpatico per cantare tutti insieme e condividere passato e presente.

Completa la storia: una storia collettiva dove si parte da un incipit e dopo la prima frase la parola passa al narratore successivo per creare un racconto originale che va completato al volo. Il termine? Lo decidete voi con il classico The End.

Le moderne audio storie: oggi si può ricorrere a supporti dove immagazzinare tantissimi audio libri o podcast creati ad hoc per i bambini. Questo tipo di narrazioni stimolano l’immaginazione, la capacità di creare con la propria fantasia i protagonisti del racconto e nel frattempo continuare a osservare il paesaggio circostante e interagire con gli altri commentando insieme le vicende.

L’impiccato versione on the road: un grande classico per cui il supporto necessario sono semplicemente carta e penna, è il gioco dell’impiccato. Una variante “da viaggio” stimolante potrebbe essere l’aggiunta della regola per cui le parole da proporre devono avere attinenza con la destinazione del viaggio.

Nome cose e città: altro evergreen per cui ci vuole carta e penna è nomi, cose e città. La difficoltà dei campi può dipendere dall’età dei giocatori e si possono scegliere anche temi più complessi come fiori, verdure, personaggi famosi e via dicendo.

Il gioco del silenzio: specialmente per i viaggi lunghi e dopo che si è fatto ricorso a tutti gli altri passatempo, più che per i bambini questo gioco è prezioso per gli adulti. Certamente se non presentato in modo stimolante potrebbe essere considerato una punizione ma se adeguatamente spiegato i più piccoli potrebbero divertirsi ugualmente e in più imparare il valore del silenzio.