Roma, 14 ago – Tra 2017 e 2018 il mercato italiano della tutela legale è cresciuto del 6,9% con una raccolta premi di 446 milioni di euro, superiore di quasi 4 volte rispetto al 2000 (126 milioni di euro). E’ lo scenario di un settore in costante crescita tracciato da Das, compagnia di Generali Italia specializzata nella tutela legale.

Lo scorso anno Das ha avuto una raccolta premi di 89 milioni di euro, con un incremento dell’11% rispetto all’anno precedente. I premi diretti sono stati di 47 milioni di euro e di 42 milioni quelli indiretti.

Le polizze di tutela legale nell’ambito della vita privata rimborsano il costo dell’avvocato in eventuali cause di lavoro, per incidenti legati alla mobilità, liti condominiali, truffe subite nell’acquisto di prodotti e servizi e molte altre situazioni, in cui è necessario far valere le proprie ragioni davanti a un giudice. Per assicurarsi questa copertura possono bastare anche 100 euro all’anno.

Anche le piccole e medie imprese italiane possono beneficiare delle assicurazioni di tutela legale. Le aziende sono quotidianamente esposte a rischi di natura legale, sia in ambito penale e amministrativo, ad esempio per presunte violazioni collegate alle normative vigenti, sia in ambito civile. Esistono polizze personalizzate per target specifici: per l’artigiano, per le figure apicali d’azienda, per i liberi professionisti, per l’impresa agricola o quella edile, per gli alberghi, per il condominio, per la scuola piuttosto che per le associazioni.

In Germania, dove circa una famiglia su due (40%) ha sottoscritto una polizza di tutela legale, la raccolta di premi lordi nel 2016 è stata di 3,48 miliardi di euro, quasi la metà dell’intero mercato europeo (43,97%) e il triplo della Francia (1,11 miliardi), che ha una quota del 14,76%. Seguono Olanda (7,83%, con una raccolta di 682 milioni di euro), Austria (6,24%, 543 milioni), Svizzera (6,16%, 536,25 milioni), Belgio (5,97%, 519,8 milioni) e Gran Bretagna (5,35%, 483,1 milioni).

Secondo i dati analizzati da Das, nel 2016 l’Austria è stato il Paese con il più elevato tasso di penetrazione delle assicurazioni di tutela legale (0,1565%), misurato come rapporto tra premi lordi e Pil, superando Belgio (0,1234%), Germania (0,1223%), Olanda (0,0989%), e Svizzera (0,0903%), realtà dove questo mercato è più maturo che altrove. L’Italia presenta un tasso di penetrazione (0,0248%) inferiore alla media dei Paesi analizzati (0,0357%) ma comunque superiore a quello di Grecia (0,0195%), Regno Unito (0,0205%) e Giappone (0,0145%).

Una conoscenza più approfondita delle nozioni di diritto, accompagnata dall’attività di consulenza e assistenza legale delle Compagnie potrebbero, secondo alcune stime, ridurre dal 10 al 30% il contenzioso civile nel nostro Paese”.

Das ha rilevato che nel 2016 in Europa gli svizzeri hanno speso mediamente più degli altri in questo genere di polizze (64,40 euro pro capite), seguiti da austriaci (62,49 euro) e tedeschi (46,59 euro). Al quarto posto il Belgio (45,95 euro), dove si è speso poco più che in Lussemburgo (42,25) e Olanda (40,17), mentre decisamente più staccata è la Francia (19,25). In Italia, dove questa copertura è venduta prevalentemente in abbinamento alla Rc Auto, il premio pro capite è di soli 6,78 euro. A mostrare maggiore interesse verso questo tipo di polizze sono gli abitanti dell’Alto Adige, più vicini alla cultura tedesca.