Roma, 10 set – Moody’s ha confermato a Baa3 il rating sui titoli di Stato dell’Italia, a cui in un aggiornamento delle sue valutazioni assegna anche prospettive stabili. Un quadro che non prelude quindi a imminenti variazioni e che riflette un contesto di rischi “ampiamente bilanciato”, secondo quanto recita una nota dell’agenzia.

“L’Italia – afferma Moody’s – continua a mostrare rilevanti punti di forza sull’affidabilità creditizia che bilanciano il fardello di debito pubblico molto elevato”. Tra questi una solida posizione di partite correnti, gli elevati livelli di risparmio delle famiglie, che possono “agire come cuscinetto a fronte di shock futuri e anche essere una potenziale fonte di finanziamenti consistenti per lo Stato”, dice l’agenzia.

Secondo lo studio il livello di debito-Pil resterà sostanzialmente stabile. Moody’s sottolinea il forte ruolo del Quirinale nell’assicurare stabilità a un sistema politico che, se ha una “forza istituzionale” meno marcata di altri Stati analoghi, ha però una qualità delle istituzioni di pari livello.

L’agenzia conclude affermando quali sarebbero gli sviluppi che potrebbero favorire miglioramenti del rating: riforme che migliorino l’efficienza della Pa, il funzionamento del mercato del lavoro e dell’istruzione, rafforzando la produttività.

All’opposto il rating potrebbe finire sotto pressione se si scegliessero politiche di bilancio che facessero aumentare il debito o se ci fossero indebolimenti della struttura istituzionale. Moody’s ricorda che sul resto del 2019 e nel 2020 l’Italia dovrà rifinanziare titoli pubblici di medio e lungo termine per 280 miliardi di euro.