Roma, 7 ott – Avere un minorenne in casa è una forte spinta verso l’acquisizione di nuove conoscenze tecnologiche; i nuclei familiari meno aggiornati in questo campo stanno facendo passi da gigante per accorciare il divario digitale e gli over 65 risultano essere i più attivi. Alla scoperta del mondo digitale si dirigono anche i cinque milioni di stranieri regolarmente residenti in Italia, l’8,7% della popolazione. L’utilizzo di Smart Tv in famiglia fa segnare un vero e proprio balzo in avanti.

Sono gli aspetti principali che emergono dal secondo rapporto Auditel-Censis, “Tra anziani digitali e stranieri iperconnessi, l’Italia in marcia verso la Smart TV”, che racconta come stanno cambiando le famiglie e il sistema di relazioni nelle abitazioni, come si stanno riarticolando i consumi audiovisivi e su quali strumenti tecnologici si orientano le scelte famigliari, mettendo in luce aspetti nascosti dell’incontro tra gli italiani e le nuove tecnologie.

Secondo il dossier, con il calo delle nascite e l’allungamento della vita media si è determinata una vera e propria trasformazione della famiglia italiana, con una sensibile riduzione dei minori e dei giovani e, contemporaneamente, un aumento dei nuclei in cui convivono soltanto persone adulte o anziani. Emerge un altro dato significativo: le famiglie in cui convivono tre generazioni (over 65, adulti e minori) sono in via di estinzione e rappresentano infatti l’1,2% del totale, mentre quelle in cui convivono genitori e figli sono il 46,7% del totale e nel 10,9% di queste vivono figli con più di 30 anni.

Dunque, dove ci sono minori si moltiplicano i device, soprattutto quelli mobili e la connessione a internet deve essere sempre assicurata. È alto anche il consumo di contenuti sul web attraverso una Smart Tv o dispositivi esterni che consentono il collegamento al web. Tra le famiglie con la presenza di minori vi sono quelle che anticipano le dotazioni e le fruizioni tecnologiche dell’Italia che verrà: si tratta di 742 mila famiglie (il 3% del totale) di fascia socio-economica medio-alta, in cui il capo famiglia è laureato. Le loro case sono affollate di ogni tipo di elettrodomestico, da quelli comuni ai più sofisticati. In queste famiglie le possibilità di collegamento e di fruizione di contenuti audiovisivi è praticamente infinita.

Proprio l’uso di Smart Tv fa segnare un vero balzo in avanti: sono in crescita del 20,6% rispetto al 2017 e nel 2019 quasi una famiglie su tre con la Tv ha almeno una Smart Tv connessa ad internet (il 31,7%). Nelle famiglie composte di soli over 65 ci sono meno dispositivi tecnologici, ma sono proprio questi nuclei – in particolare quelli dove si conta più di un componente – quelli in cui cresce maggiormente l’utilizzo di tutti i device e che quindi hanno maggiore potenzialità di crescita. Gli over 65 che vivono da soli, sono i meno connessi e i meno dotati di tecnologie, ma non rinunciano né alla tv, né al telefono, due strumenti che consentono loro di entrare in contatto con il mondo e di sentirsi, così, meno soli.

Infine, gli stranieri (cinque milioni, l’8,7% della popolazione residente), non possono rinunciare né al cellulare o allo smartphone per mantenere i contatti con il Paese d’origine, né al collegamento a internet, a cui è possibile connettersi da casa nel 97,8% dei casi.

“Il rapporto mette in luce che il fenomeno della digitalizzazione sta creando un grande processo di democratizzazione della società italiana, infatti, viviamo tutti in uno stesso mondo: quello digitale”, ha commentato il presidente del Censis, Giuseppe De Rita.