Roma, 9 ott – I Paesi europei membri del Consiglio di Sicurezza dell’Onu hanno chiesto ieri notte il mantenimento e la stretta osservanza delle sanzioni contro la Corea del Nord, in una riunione del Consiglio tenutasi a porte chiuse.
Lunedì scorso, in una rara conferenza stampa, l’ambasciatore nordcoreano presso le Nazioni Unite, Kim Jong, aveva criticato duramente la convocazione della seduta per discutere dei test missilistici di Pyonguamg: “Parlare delle nostre misure di autodifesa non farà che rafforzare la nostra volontà di difendere la nostra sovranità”.
La seduta era stata chiesta da Germania, Francia e Gran Bretagna a causa della loro “profonda preoccupazione collettiva” dopo il lancio il 2 ottobre scorso di un missile caduto nella zona economica esclusiva giapponese.
“Questi atti provocatori minano la sicurezza e la stabilità regionale e costituiscono una chiara violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza”, si legge nel comunicato diffuso dai Paesi europei in cui si invita Pyongyang a riprendere “in buona fede” i negoziati con gli Stati Uniti.