Foto IPP/ Alex Edelman via ZUMA Wire April 10, 2018 - Washington, District Of Columbia, U.S. - Facebook CEO MARK ZUCKERBERG as he prepares to testify before the United States Senate on Capitol Hill. Zuckerberg is appearing in a hearing with U.S. senators to answer questions concerned about data from millions of users that may have found its way to political firm Cambridge Analytica. - WARNING AVAILABLE ONLY FOR ITALIAN MARKET - Italy Photo Press -

Roma, 24 ott –  Libra è un rimedio contro le diseguaglianze economiche. E’ l’argomento principale su cui si basa la “difesa” della criptovaluta di Facebook usato da Mark Zuckerberg, CEO e fondatore del social network, oggi in audizione alla commissione Servizi finanziari della Camera statunitense. Nel testo del suo discorso Zuckerberg sostiene che il progetto della cripto valuta, che riscontra scetticismo e critiche da parte di autorità e investitori, aiuterà milioni di persone che non usano le banche a entrare nel sistema finanziario e aiuterà inoltre gli Stati Uniti a vincere le sfide globali lanciate dalla Cina e da altri rivali.

“Un miliardo di persone in tutto il mondo, tra cui 14 milioni qui negli Stati Uniti, non ha accesso a un conto corrente, ma potrebbe usare i telefoni cellulari. Essere tagliati fuori dal sistema finanziario ha conseguenze reali sulle vite delle persone e spesso sono le più svantaggiate a pagare il prezzo più alto. Questo problema può essere risolto e credo che noi possiamo avere un ruolo nell’aiutare a trovare una soluzione”, afferma Zuckerberg.

“Mentre noi discutiamo, il resto del mondo non aspetta. La Cina si sta muovendo velocemente per lanciare simili iniziative nei prossimi mesi. Libra estenderà la leadership finanziaria americana e i nostri valori democratici in tutto il mondo. Se l’America non innova, la nostra leadership finanziaria non sarà garantita”. Zuckerberg assicura poi che il lancio della criptovaluta sarà effettuato solo dopo l’ok delle autorità. Facebook “non farà parte del lancio del sistema di pagamento Libra – un’associazione fondata da 21 società e no-profit – in nessuna parte del mondo, senza l’approvazione di tutti i regolatori statunitensi. E sosteniamo il ritardo di Libra fino a quando non saranno affrontate tutte le preoccupazioni dei regolatori”.

“La politica monetaria è di competenza delle banche centrali non di Libra. L’associazione Libra non ha intenzione di competere con le valute sovrane o di entrare nell’arena della politica monetaria”, sottolinea Zuckerberg. La scorsa settimana, al coro di critiche contro Libra si era aggiunto il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire. “Libra non è benvenuta in Europa. Vareremo misure con Italia e Germania perché è in gioco la nostra sovranità” aveva sottolineato durante una conferenza stampa a margine delle riunioni del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale a Washington.

Anche il presidente Donald Trump si era schierato contro Libra: “Non sono un fan di bitcoin e di altre criptovalute, che non sono denaro, e il cui valore è altamente volatile e basato su niente” aggiungendo che “se Facebook e altre aziende vogliono diventare una banca devono diventare soggetti a tutte le regolamentazioni bancarie, come le altre banche, sia nazionali sia internazionali”. Trump aveva sottolineato anche il pericolo che certe valute possano “facilitare comportamenti illeciti, incluso il traffico di droga e altre attività illegali”. Jerome Powell, governatore della Federal Reserve, Banca centrale statunitense, ha parlato di “preoccupazioni serie” legate a Libra in merito a “privacy, riciclaggio di denaro, protezione dei consumatori e stabilità finanziaria”.

La gestione di Libra è stata affidata a un’entità indipendente, con sede a Ginevra. Come le altre valute virtuali, anche Libra si basa sulla tecnologia “blockchain”. La nuova moneta virtuale dovrebbe essere ancorata, secondo il progetto, a un paniere di valute emesse dai governi per evitare le forti oscillazioni subite da altre criptovalute, a partire dal bitcoin. Dubbi, comunque, sono stati sollevati anche dagli investitori: nella scorsa settimana, anche Booking, leader mondiale nel settore dei viaggi online, ha voltato le spalle alla moneta di Facebook decidendo di seguire l’esempio di Visa, MasterCard, Stripe, Mercado Pago e eBay. Come gli altri, Booking teme ripercussioni negative da parte dei regolatori statunitensi e internazionali. Quando ha presentato il progetto, che nelle intenzioni dovrebbe vedere la luce il prossimo anno, Zuckerberg ha detto che “con Libra, usare denaro sarà facile come condividere foto”.