Roma, 13 nov – Il 9 ottobre 2019 scorso è stato emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico un francobollo celebrativo dell’Arsenale Militare Marittimo di La Spezia, nel 150esimo anniversario della fondazione.

Stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente in tiratura di 600 mila esemplari, in fogli da 45, il francobollo è relativo al valore della tariffa B pari a 1,10 euro.

Il bozzetto è stato curato da Isabella Castellana e raffigura la facciata della Porta Principale dello storico Arsenale Militare Marittimo a destra si staglia la bandiera tricolore con lo stemma della Marina Militare. Completano il francobollo la leggenda “150° ARSENALE MILITARE MARITTIMO – LA SPEZIA”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.

L’Anniversario è stato celebrato anche con una serie di eventi a carattere storico-culturale e con l’apertura dello stabilimento di lavoro a favore della popolazione in occasione delle giornate FAI d’autunno, a testimonianza del connubio indissolubile della Marina con la città della Spezia.

Nel bollettino illustrativo, firmato dal Contrammiraglio Andrea Benedetti – direttore dell’Arsenale, si legge che “la costruzione dell’Arsenale costituì un fondamentale punto di svolta nella storia della città. Tutto ebbe inizio agli albori del XIX secolo, quando Napoleone decise che La Spezia dovesse diventare la Base Navale principale della flotta francese nel Mediterraneo e dovesse comprendere un grande Arsenale da realizzarsi nell’area del Varignano. Il progetto fu accantonato con la caduta del suo ideatore e toccò a Cavour, alle prese con la realizzazione del sogno unitario, riprenderne l’idea affidando al Maggiore del Genio Domenico Chiodo l’incarico di preparare un nuovo progetto, a partire da quello napoleonico. Ben presto fu evidente che l’area del Varignano non poteva essere sufficiente a soddisfare le necessità della nuova flotta unitaria, nata dall’aggregazione di quelle del Regno di Sardegna, del Regno delle Due Sicilie e del Granducato di Toscana. Chiodo propose quindi di ripensare completamente l’opera, collocandola nella porzione occidentale del golfo, in prossimità dell’abitato di Marola. Il nuovo progetto convinse Cavour che svolse personalmente un sopralluogo alla Spezia nell’aprile del 1860 e si impegnò affinché venisse approvato a tempo di record. Gli imponenti lavori di costruzione ebbero inizio nel 1862, sotto la direzione del Maggiore Domenico Chiodo. I lavori proseguirono negli anni successivi, attraverso ulteriori ampliamenti, fino al 1900 circa, quando l’Arsenale raggiunse la configurazione definitiva. Con la costruzione dell’Arsenale la città ebbe un rapido sviluppo economico e, in conseguenza della disponibilità di nuovi posti di lavoro, anche un notevole sviluppo demografico: la popolazione raggiunse le 31,5 mila unità nel 1881, le 60 mila unità nel 1901 e le 123 mila unità nel 1940. In Arsenale venivano progettate, costruite ed allestite le Unità della flotta militare italiana: navi, sommergibili, idrovolanti. Trovavano inoltre compimento idee innovative e geniali in molti settori tecnologici. Non è un caso se, dopo la costruzione dell’Arsenale, alla Spezia operarono personaggi conosciuti a livello mondiale del calibro di Guglielmo Marconi, Mario Calderara, Raffaele Rossetti, Angelo Belloni, Alberto Gianni, Roberto Galeazzi, Luigi Cattaneo, Teseo Tesei, solo per citarne alcuni dei più celebri. Queste menti brillanti vennero in Arsenale perché sapevano di trovare chi era in grado di trasformare le loro idee in oggetti reali e funzionanti. Ci si riferisce ovviamente ai cosiddetti “arsenalotti”, tecnici ed operai, civili e militari, in possesso di competenze ed esperienza di prim’ordine in numerosissimi ambiti, mantenute costantemente aggiornate grazie all’incessante impegno ed all’orgoglio che nasce dalla consapevolezza del valore e dell’unicità del proprio lavoro”.

Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi, possono essere acquistati presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it.

Per l’occasione Poste Italiane ha realizzato un folder in formato A4 a due ante contenente il francobollo, una cartolina annullata e affrancata, una busta primo giorno di emissione, al costo di 12 euro.