Il ministero dell'Economia e delle Finanze a via XX settembre a Roma

Se il buongiorno si vede dal mattino, il successo riscontrato dalla prima emissione di Btp Futura rappresenta un segnale molto incoraggiante per la ripresa del paese. La raccolta del titolo a scadenza decennale – iniziata lunedì 6 luglio e conclusasi venerdì 10 – ha fruttato oltre 6 miliardi di euro, con un importo medio sottoscritto di poco superiore a 30mila euro. Il Btp Futura è destinato unicamente ai risparmiatori individuali, alle famiglie o ai gestori di patrimoni privati: come indica il suo nome, il titolo guarda all’Italia di domani. “Chi acquista questo nuovo titolo – ha spiegato il ministero dell’Economia e delle finanze – oltre a mettere a reddito nel medio termine i propri risparmi in modo semplice, contribuisce attivamente a finanziare le spese per la ripresa dopo l’emergenza Covid-19, sostenendo il sistema sanitario nazionale, le famiglie e le imprese italiane, tutelando l’occupazione nonché fornendo alle amministrazioni locali risorse e prestiti per affrontare l’emergenza”.

Come funziona il “premio fedeltà”

Un’operazione dal grande impatto sociale oltre che economico, che ha visto ancora una volta Poste Italiane in prima linea considerando che è stato possibile acquistare il titolo anche presso gli uffici postali. In linea con l’obiettivo di contribuire al rilancio del Paese, il titolo offre un “premio fedeltà” ai suoi sottoscrittori: per chi lo ha acquistato nei giorni di emissione e lo detiene fino a scadenza, è previsto infatti un “premio fedeltà” che si aggiunge all’ultima cedola e che è pari al tasso medio di crescita annuale del Pil nazionale registrato dall’Istat durante la vita del titolo, con un minimo garantito dell’1% e fino a un massimo del 3% del capitale sottoscritto. Tra le altre caratteristiche del titolo i tassi fissi predeterminati crescenti nel tempo in tre step (1,15% dal primo al quarto anno; 1,30% dal quinto al settimo anno; 1,45% dall’ottavo al decimo anno), nonché la tassazione agevolata sui rendimenti al 12,50% e capitale garantito a scadenza. I tassi potranno essere rivisti – ma solo al rialzo – in base alle condizioni di mercato esistenti alla chiusura dell’operazione: in particolare potranno essere oggetto di revisione al rialzo i tassi cedolari del secondo e terzo triennio. La struttura con cedole fisse crescenti nel tempo rende il titolo meno soggetto a riduzione del valore di mercato in caso di futuro rialzo dei tassi di interesse, rispetto a un normale Btp con cedole fisse di pari scadenza. Al titolo – assicura il Tesoro – verrà fornita adeguata liquidità sul mercato secondario in modo da consentire ai risparmiatori di poter vendere o acquistate il titolo durante la sua vita in ogni condizione di mercato.