Per la ripartenza, l’Italia può avvalersi dell’apporto dei suoi principali campioni imprenditoriali, quelle grandi aziende che nei mesi della crisi sanitaria hanno saputo fare sistema, spesso anticipando le politiche dell’emergenza e in ogni caso garantendone efficacia, diffusione e sostenibilità. Tra queste grandi imprese Poste Italiane ha avuto un ruolo di primo piano e si propone ora come modello per la nuova fase, che nei prossimi mesi vedrà da una parte l’economia riavviare i motori e dall’altra la società riannodare i fili recisi da epidemia e lockdown. Ci attende una stagione prevedibilmente lunga e difficile, in cui si tratterà di evitare che la crisi economico-finanziaria si riveli peggiore di quella sanitaria.

Capacità innovativa
Il network di Poste Italiane potrà dare un contributo rilevante, come ha fatto nei mesi scorsi promuovendo la coesione sociale, presidiando il territorio e in molti casi impedendo che fosse abbandonato a se stesso, tutelando 130 mila dipendenti e garantendo il servizio a 35 milioni di clienti. Qui si parla di Poste Italiane con lo stesso spirito che ha spinto a occuparsene il Forum Disuguaglianze Diversità, think tank di economisti che all’inizio di luglio ha pubblicato uno studio sulle imprese pubbliche italiane. Osservava, quel Rapporto, che le imprese impegnate nello sviluppo e nella gestione delle reti nazionali hanno un’importante rilevanza qualitativa, poiché dalla loro efficienza dipendono la capacità innovativa e competitiva dell’intero sistema produttivo, la sostenibilità ambientale dei consumi e “anche un certo grado di giustizia sociale legato per esempio al mantenimento di tariffe adeguatamente contenute, alla natura del rapporto con le piccole e medie imprese, all’organizzazione interna del lavoro”. Sul fronte della modernizzazione sono centrali le politiche e gli investimenti per l’innovazione digitale. Spiegava il Rapporto che “non si tratta di “digitalizzare” l’attività produttiva senza modificarne l’organizzazione, né di assumere decisioni (ad esempio nella selezione dei destinatari dei servizi) di cui non possa essere spiegata la logica, né di sostituire nel welfare la fondamentale funzione di riconoscimento umano delle condizioni delle persone vulnerabili». Viceversa, si tratta di migliorare la qualità e la velocità di erogazione dei servizi per tutti i soggetti e di ridurre le disuguaglianze nell’accesso a essi.

Prova eccezionale
Nei mesi dell’emergenza sanitaria, Poste ha saputo adattare il proprio business a circostanze nuove ed eccezionali e lo ha fatto con agilità e rapidità sorprendenti per un’azienda delle sue dimensioni. Il doppio obiettivo di tutelare la salute di dipendenti e clienti senza mai interrompere l’operatività ha prodotto una nuova organizzazione del lavoro, con una catena di comando molto corta e assunzione di responsabilità a tutti i livelli. È risultata decisiva la capacità di anticipare gli scenari. In pochi giorni è stata costruita una sorta di nuova normalità, non solo per quanto riguarda organizzazione del lavoro e formazione, ma anche per il ruolo assegnato alla e-substitution e all’e-commerce, con un crescente ricorso alle piattaforme digitali del network distributivo multicanale. Come spiegano i dirigenti di Poste Italiane, quanto fatto per affrontare la pandemia non rappresenta una vicenda conclusa o in procinto di chiudersi con la normalizzazione della situazione sanitaria ma è l’inizio di un ulteriore percorso di cambiamento, che continuerà nel prossimo futuro per diventare strutturale.

Comunicazione top
Poste Italiane potrà essere tra le apripista della nuova fase anche perché, infine, nei mesi della drammatica crisi sanitaria è l’azienda che più e meglio ha saputo parlare al Paese. Per questo la sua comunicazione è stata premiata da Fortune Italia ed Eikon Strategic Consulting con lo Special Prize “Bic-Best in Media Communication”, nella sezione CSR (Corporate Social Responsibility). Secondo gli esperti, durante la crisi Covid-19, “la campagna media di Poste Italiane ha garantito ai cittadini tutte le informazioni sulle misure di sicurezza adottate a tutela dei clienti e dei dipendenti, sulla continuità dei servizi essenziali negli uffici postali e nel recapito, offrendo soluzioni importanti come il pagamento anticipato delle pensioni con scaglionamento alfabetico per garantire liquidità ad un’ampia fascia di popolazione e la consegna delle pensioni agli over 75 da parte dei Carabinieri grazie ad una convenzione con l’Arma”. Come dire: è importante fare, ma anche far sapere cosa si è fatto.