Una Polizia locale più digitale, tecnologica nel presidio del territorio e “snella” negli uffici. E che sappia interfacciarsi con i cittadini secondo le logiche del web 2.0. Sono gli obiettivi da perseguire attraverso il progetto “Innovazioni e modifiche dei servizi di Polizia locale al tempo del Coronavirus”, grazie al quale il Comune di Modena ha ricevuto un contributo di quasi 57 mila euro dalla Regione Emilia-Romagna per co-finanziare lo sviluppo di nuove attività del Comando di via Galilei, pronto a riorganizzarsi per razionalizzare le azioni di controllo e migliorare i servizi erogati, nel rispetto delle normative e delle misure sul Covid-19. Il progetto ha un valore complessivo di 76 mila euro. Il fondo è stato erogato a seguito della partecipazione al bando regionale per la realizzazione di programmi sperimentali; 13 sono state le proposte accolte, tra le quali quella del settore Polizia locale, legalità e sicurezza dell’Ente.
Il vantaggio dei servizi da remoto
Nella documentazione presentata sono stati illustrati i cambiamenti, organizzativi e operativi, che il Corpo ha dovuto attuare in conseguenza dell’emergenza sanitaria e delle prescrizioni per contenerne la diffusione. Inoltre, è stata sottolineata la necessità di dotare gli operatori di strumentazioni tecnologiche adeguate ed è stata ribadita l’importanza di poter fornire informazioni sicure e costanti alla comunità. Alla luce di queste premesse, è stato messo a punto il progetto di innovazione, che comprende sia azioni di analisi e studio dei procedimenti sia interventi operativi. Nelle intenzioni del Comune, la priorità riguarda le attività interne della Polizia locale, atti e processi di lavoro che dovranno essere aggiornati per favorire il supporto alla ripresa di negozi e imprese: la finalità è “snellire” gli iter amministrativi che impegnano gli uffici nei rapporti e nei confronti degli operatori economici, produttivi e commerciali. In quest’ottica, sarà funzionale anche una piattaforma informatica che semplifichi le verifiche ispettive, condividendo poi il software con le altre agenzie territoriali. Anche il controllo del territorio fa parte della proposta, con l’ipotesi di implementare dispositivi tecnologici avanzati, a partire dagli apparecchi di comunicazione da installare su moto e biciclette usate dagli operatori impegnati nel presidio di strade e aree verdi. Infine, il progetto mira a dotare il Comando di nuova strumentazione informatica per favorire la collaborazione con i gruppi di Controllo del vicinato e le relazioni con la comunità. A questo proposito, si punta a potenziare le modalità di fruizione dei servizi da remoto, come l’aumento dell’utilizzo della posta elettronica certificata (Pec) per comunicare con i cittadini e delle app per smartphone e l’attivazione di un’agenda elettronica per gli utenti.