La porta della Chiesa si apre automaticamente con lo smartphone, il visitatore entra e viene guidato dalla narrazione storica-artistica-devozionale multimediale in italiano, inglese, francese. Ventitré chiese e cappelle in Piemonte e Valle d’Aosta, organizzate in itinerari, possono essere visitate autonomamente e in condizioni di totale sicurezza 365 giorni l’anno con la app “Chiese a porte aperte”. Una modalità tecnologica innovativa, unica in Europa, sostenuta da Fondazione CRT e coordinata dalla Consulta regionale per i beni culturali ecclesiastici, per ampliare le opportunità di accesso alle testimonianze d’arte sacra sul territorio. Una volta scaricata sul proprio cellulare l’app (per dispositivi iOS e Android), è sufficiente registrarsi e prenotare la visita gratuita: giunti sul posto nell’orario selezionato, basta inquadrare un QR code per aprire la porta della Chiesa e far partire la “voce narrante”, abbinata a un sistema di illuminazione dei dettagli artistici come affreschi e capitelli. Al termine della visita, la porta dell’edificio si chiude automaticamente. In linea con le disposizioni sanitarie di contrasto al Covid-19, l’ingresso nelle cappelle è consentito nel numero massimo di 5 persone per volta. All’ingresso di ogni bene sono collocati dispenser con disinfettante.

Religiosità e cultura in piena sicurezza
“Nella pandemia e nelle sue conseguenze nell’economia – evidenzia Monsignor Derio Olivero, Vescovo di Pinerolo e delegato per i beni culturali del Piemonte e della Valle d’Aosta – la grande fatica è nel mantenere la fiducia. La bellezza è un aiuto per credere nella vita: per questo è importante che il progetto Chiese a porte aperte continui e cresca. Un’esperienza nella bellezza per uscire più fiduciosi”. Fondazione CRT rilancia la scommessa e l’investimento nel mix tra arte, cultura, religiosità e tecnologia. “Questa app – spiega il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia – è una preziosa alleata della cultura, uno strumento di valorizzazione del territorio, tanto più importante in questa Fase 3, che vede prevalere un turismo di prossimità e un prudente distanziamento. I visitatori possono tornare finalmente a ‘respirare bellezza’, entrando in tutta sicurezza in beni spesso poco conosciuti, privi di presidio umano e in zone difficili da raggiungere”. Le 23 Chiese “a porte aperte”, tutte caratterizzate da elementi di interesse architettonico e pittorico, sono state scelte per la loro collocazione lungo percorsi di “benessere” dello spirito e itinerari tematico-geografici di turismo sostenibile e responsabile per ogni età, attraverso un mix di cultura, ricettività, enogastronomia, passeggiate nella natura a piedi o in bicicletta: cammini come la via Francigena, le Langhe, le valli di Lanzo, le vallate alpine.