I Carabinieri, la scuola elementare, le ferrovie e le Poste: lo Stato unitario si è costituito su questi quattro pilastri e su questi per molto tempo ancora è destinato a reggersi. Naturalmente con gli opportuni aggiornamenti, anche lessicali. Oggi infatti preferiamo parlare di sicurezza, formazione, reti e servizi: ma ruolo e responsabilità nella tenuta della coesione sociale sono rimasti immutati.

L’evoluzione dell’Azienda Paese
Hanno cambiato pelle le Poste, che da tempo ormai non si limitano a garantire la circolazione della corrispondenza, attraverso centri di raccolta, smistamento e consegna, ma si sono trasformate in una rete informatica in grado di fornire un’ampia gamma di servizi. Passano attraverso la rete di Poste Italiane anche le grandi scommesse del welfare, come si è visto con il reddito di cittadinanza e soprattutto con l’emergenza sanitaria, con l’Azienda che ha continuato a lavorare durante il lockdown garantendo al Paese un servizio essenziale. Non c’è in Italia impresa che concentri su di sé funzioni tanto varie e diverse, proponendosi come una sorta di “casa dei servizi pubblici”. Un’impresa sostiene il Sistema-Paese (aiuta un Paese a farsi sistema) quando lo induce a rinnovarsi, rendendolo più efficiente e coeso. Successe 150 anni fa, quando lettere cartoline e telegrammi cominciarono a viaggiare liberamente da un capo all’altro della Penisola, aiutando gli abitanti delle diverse regioni a conoscersi e a diventare italiani; e quando la nascita del Libretto di Risparmio Postale permise a tutti di mettere al sicuro i risparmi e di farli fruttare, consentendo a Poste e Cassa Depositi e Prestiti di finanziare la costruzione di ospedali, scuole, strade e ferrovie. Succede anche oggi, e succede grazie al ruolo che l’Azienda si è ritagliata nella vita di tutti i giorni. Promossa al ruolo di driver strategico, l’innovazione tecnologica di Poste Italiane contribuisce all’affermarsi della società digitale in un Paese sotto questo aspetto ancora molto arretrato. L’aiuto ai cittadini avviene anche sotto forma di educazione digitale e finanziaria.

Sostenibilità e lavoro
Aiuta l’Italia un’impresa che fa propri gli obiettivi di sviluppo sostenibile adottati dai 193 Paesi membri dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2015. Poste lo fa riducendo l’impatto ambientale degli edifici, dei processi interni e dei mezzi di trasporto; garantendo l’accessibilità a prodotti e servizi; operando nel rispetto del principio di non discriminazione e di pari opportunità. E indubbiamente aiuta la coesione e l’inclusione sociale una grande azienda – la più grande per numero di addetti in Italia – che può vantare di aver assunto anche durante la pandemia e di avere oltre la metà dei dipendenti donna. Due primati in una sola notizia.