Dale Dass fa il postino da 14 anni. A Espoo, una città satellite di Helsinki, in Finlandia. “Il mio lavoro – racconta – comincia alle sei del mattino o poco prima”. È il primo ad arrivare in ufficio. Disattiva l’allarme, accende le luci, mette su il caffè. Sa che a breve arriverà il camion con il carico della posta da smistare. “Con altri due colleghi separo tutta la corrispondenza”. Nel frattempo giungono gli altri dipendenti dell’ufficio. “Intorno alle 8 inizio a preparare il mio percorso di consegna”. Ed è un’operazione che richiede attenzione: “La posta va impilata nell’ordine corretto, controllo i nomi e mi assicuro che gli indirizzi siano giusti”.

Due ruote sotto zero
Dale mette in strada la sua bicicletta ed è pronto per uscire. Prima però fa una veloce colazione per tenersi su. “Il giro può richiedere dalle due alle sette ore, dipende dalla quantità della posta, che a sua volta dipende dal giorno della settimana e dal periodo dell’anno. In media diciamo ci impiego tre ore”. Al rientro in ufficio, resta il tempo per dare una riordinata generale. Poi saluta tutti e va. Alla fermata Dale attende il bus che, in cinquanta minuti, lo riporterà a casa. “Non ho mai badato a quanto sia lungo il mio percorso, ma il conto non è difficile. Sono 2,3 chilometri dal deposito, considerando l’andata e il ritorno, direi 4,6 chilometri”. Tutti percorsi in bicicletta, anche con il freddo e con il ghiaccio. Si pedala sempre. “In passato per le consegne utilizzavo anche l’auto, ma ora uso solo la bici”.

La crescita dell’e-commerce
Il postino finlandese spiega: “Negli ultimi anni il carico di lavoro è aumentato costantemente”. Anche a causa del nuovo sistema di smistamento che confessa di non amare particolarmente. “Un altro grande cambiamento si è avuto quando il governo ha deciso di consegnare la posta solo quattro giorni a settimana. Lavoriamo meno ore il martedì e di più in tutti gli altri”. In Finlandia l’e-commerce ha profondamente modificato le abitudini delle persone: “La quantità di piccoli pacchetti è aumentata notevolmente da quando ho iniziato a lavorare. E crescerà ancora”. La posta tradizionale non è destinata a sparire, però. Non in Finlandia, a quanto pare: “È vero che c’è meno carta di prima, ma nella zona in cui lavoro quasi ogni cliente riceve una lettera a settimana. E sul mio percorso, molti ne ricevono una al giorno”. Sono prevalentemente bollette: “Alcuni se le fanno recapitare sulla posta elettronica, ma a me sembra che la maggior parte delle persone preferisca ancora la carta”.