Dal 25 al 27 novembre Fiera Roma dà appuntamento alla Development Community italiana e internazionale al primo evento completamente digitale per il settore. CODEWAY – Cooperation and development expo, ideato e organizzato da Fiera Roma, è la manifestazione che coniuga la cooperazione allo sviluppo sostenibile a un nuovo modo di fare business e alla relazione forte che è necessario creare tra profit e non profit; è il momento in cui le aziende impegnate nel settore, e anche quelle che a esso vogliono aprirsi, possono incontrare istituzioni, agenzie e organizzazioni della cooperazione internazionale, per dare il via a nuovi rapporti e opportunità, attraverso una piattaforma innovativa ed efficace. L’edizione 2020 della manifestazione sarà infatti, a causa dell’emergenza sanitaria globale, un weblab esclusivamente online, ad accesso gratuito, previa registrazione sul portale.

Città sostenibili
Il 25 novembre alle ore 10.30 la manifestazione si apre con la conferenza “Quale cooperazione nel post
Covid”: i principali protagonisti istituzionali del settore – tra cui il vice ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Emanuela Del Re – si confrontano sulla necessità di ripensare il concetto stesso di Cooperazione Internazionale, affinché questa non venga schiacciata e annullata dalle chiusure che il periodo di ricostruzione economico-sociale successivo alla pandemia inevitabilmente rischia di portare con sé. Il 26 novembre dalle ore 10.00, nella conferenza “Città sostenibili nel dopo pandemia” si affronta il tema della sostenibilità dei centri urbani globali, tornato prepotentemente al centro dell’attenzione dei decisori politici in seguito alla diffusione del Covid19. Ci si interroga sulla necessità di rivedere i modelli di urbanizzazione tanto nel nord quanto nel sud del mondo e trovare soluzioni nuove a sfide antiche come l’uguaglianza sociale, i trasporti, l’inquinamento, la progettazione degli spazi urbani.

Cambiamenti climatici
Dalle 14.30 il tema diventa invece “Cambiamenti climatici in Africa”. È infatti su questo che si giocano innanzitutto crescita e sviluppo del Continente africano nel prossimo futuro, dal momento che è proprio qui, nonostante le emissioni inquinanti globali siano solo il 4% del totale, che gli effetti delle variazioni dei modelli climatici sono maggiori. Il 27 novembre, dalle ore 10.00, si discute di “Agribusiness”, alla luce del crollo dei prezzi delle materie prime, causata dalla frenata nella produzione e nei consumi globali unita alla crisi tra i paesi produttori di petrolio. “Sanità” è invece il tema della conferenza pomeridiana, dalle ore 14.30: si dialoga su come l’emergenza Covid19 abbia reso evidente l’insostenibilità di alcuni aspetti della globalizzazione e la necessità, da un lato, di accorciare e diversificare le filiere del settore sanitario, dall’altro, di mettere a punto una più efficace gestione coordinata e globale di una minaccia sanitaria globale. L’interrogativo di fondo è se sarà possibile affrontare il Covid contando su un’alleanza tra settore profit e no profit.