La campagna di vaccinazione in Italia partirà con le prime 1.833.975 dosi di vaccino anti Covid 19 che verranno distribuite da Pfizer. Qualora, come si auspica, l’EMA approverà, nella seduta del 21 dicembre, l’immissione sul mercato del vaccino e dopo la successiva, pressoché immediata, validazione dell’AIFA, ci sarà, già prima della fine dell’anno, il “Vaccine Day” europeo, in cui i primi cittadini verranno vaccinati nello stesso giorno, così come concordato tra i Ministri della Salute di Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Olanda, Spagna e Svizzera. Lo rende noto l’ufficio stampa del Commissario Straordinario per l’emergenza Covid19, Domenico Arcuri. Nei giorni successivi, verrà invece avviata la prima sessione della vaccinazione di massa, destinata alle categorie che il Governo e il Parlamento hanno stabilito essere prioritarie: operatori sanitari e sociosanitari, personale operante nei presidi ospedalieri, pubblici e privati, ospiti e personale delle residenze per anziani. Ieri mattina in Conferenza Stato Regioni è stata condivisa tra il Governo, le Regioni e il Commissario – e sulla base dei dati forniti dalle Regioni e successivamente normalizzati – la suddivisione delle prime 1.833.975 dosi che verranno inizialmente inviate alle Regioni. La seconda fornitura garantita da Pfizer sarà di 2.507.700 dosi, che consentiranno nelle settimane successive di somministrare la seconda dose alle suddette categorie prioritarie, nonché di avviare la vaccinazione della popolazione più fragile.

Il ruolo di Poste Italiane
Lo scorso 5 dicembre, il Commissario all’emergenza, in un’audizione parlamentare, ha chiarito che Poste, insieme a Eni, avrà il compito fondamentale di tracciare le singole dosi di vaccino da loro arrivo in Italia fino alla somministrazione. “Stiamo lavorando con Poste Italiane ed Eni per progettare un complesso sistema informativo per la tracciabilità del vaccino, che dovrà coincidere con l’identificazione di ogni singola dose”, ha spiegato Arcuri sottolineando che “tutti i dati confluiranno nel sistema informativo del ministero della Salute che dovrà avere contezza della storia e della geografia di ogni singola dose”. La collaborazione delle aziende, ha precisato Arcuri, è a titolo gratuito. Il progetto digitale conferma Poste come azienda di sistema a servizio del Paese e fornirà quindi dati su prenotazione, somministrazione e rendicontazione delle vaccinazioni eseguite.