Un vero e proprio click day. Come avviene per gli incentivi o le agevolazioni di governi o istituzioni. E invece, la ‘corsa’ virtuale a Montale, in provincia di Pistoia, aveva un altro fine: partecipare alla messa di Natale e non lasciare una intera comunità parrocchiale senza celebrazioni. E così, per spingere e stimolare i fedeli ad andare in Chiesa rispettando tutte le regole e le limitazioni del distanziamento sociale per evitare la diffusione del Covid, è stata realizzata un’app. A promuovere e lanciare l’iniziativa è stato un gruppo di giovani della parrocchia di San Giovanni, impegnato a ‘salvare’ la partecipazione nella liturgia più attesa dell’anno. Nel gruppo anche un ingegnere informatico, indispensabile nell’ideazione e creazione dell’app.

Spiritualità e innovazione
Saranno otto le celebrazioni: due nella notte della Vigilia, anche se abbastanza presto a motivo del lockdown (come avverrà anche per la funzione officiata del Papa e con la Chiesa italiana chiara sulla validità della messa anche se non celebrata a mezzanotte) e sei la mattina del 25 dicembre. Come ha spiegato anche il parroco, don Paolo Firindelli, “ci sono delle norme che limitano le attività e le relazioni e la prima risposta è brontolare, perché in questo modo vengono a essere modificate e stravolte le nostre abitudini”. Ma per non limitarsi a ‘subire’ il problema, ma trovare anche una soluzione, bisogna attivarsi. Ed è quello che hanno fatto nella parrocchia toscana. “I miei ragazzi, specialmente uno di loro che è un ingegnere informatico, mi hanno suggerito la realizzazione di una app, attraverso la quale si può prenotare la presenza alle messe del Natale”. La app non è però l’unico modo per riuscire a prenotare un posto per la messa di Natale- è infatti possibile anche utilizzare canali ‘tradizionali’, con una telefonata o andando direttamente in parrocchia per dare la disponibilità a partecipare, La realizzazione dell’app ha però un ulteriore obiettivo: ottimizzare le presenze e fare in modo che ci sia meno possibilità di assembramento in zona per prenotare – evitando uno dei potenziali motivi di uscita da casa – e ottimizzare le presenze. L’obiettivo è infatti quello di evitare brutte sorprese proprio a ridosso delle celebrazioni: “Sarebbe brutto, infatti, il giorno di Natale dover fare uscire o non fare entrare qualcuno che viene alla messa. E così con questa organizzazione le celebrazioni natalizie saranno piene, fino al numero consentito dalle norme vigenti e si potrà celebrare in tutta tranquillità nel rispetto delle norme anticovid”.