Isole di calore che determinano temperature più alte nelle aree urbanizzate rispetto a quelle periferiche e rurali sia in estate che in inverno, ma che a seconda dell’ora e della stagione risultano più o meno intense e centrate su una zona o l’altra delle città. Ondate di calore tipicamente estive che causano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, ma con differenze anche notevoli tra mattino e sera sia in termini di valori che di collocazione all’interno del territorio. Sono questi i fenomeni termici estremi descritti nelle mappe dell’Atlante Climatico delle Temperature dell’Aria consultabile online. Strumenti che restituiscono la distribuzione spaziale delle temperature estive e invernali del periodo 2016-2019 nel bacino aerologico milanese e che, incrociate con altri dati come la densità di popolazione e l’uso del suolo, possono aiutare chi si occupa di progettazione e gestione del territorio a realizzare città più sostenibili.

La collaborazione
L’Atlante è il risultato del secondo anno del progetto ClimaMi – Climatologia per le attività professionali e l’adattamento ai cambiamenti climatici urbani nel milanese, promosso da Fondazione Omd – Osservatorio Meteorologico Milano Duomo in collaborazione con Fondazione Lombardia per l’Ambiente, Fondazione Ordine degli Ingegneri della provincia di Milano e Fondazione Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Milano, e cofinanziato da Fondazione Cariplo. L’area geografica considerata dall’Atlante si estende dai confini nord della provincia di Monza e Brianza a sud del comune di Pavia, sino al fiume Po; dai confini occidentali della Città Metropolitana di Milano e del Vigevanese fino a quelli orientali della stessa Città Metropolitana e del Lodigiano. All’interno di questo territorio si scopre così che l’isola di calore, determinata dalle caratteristiche fisiche e di densità dell’area urbanizzata, può assumere configurazioni diverse a seconda del verificarsi e del persistere di certe situazioni meteorologiche come alta pressione e scarsa ventilazione.