BancoPosta Fondi SGR è la prima Società di gestione del risparmio in Italia ad ottenere il certificato di conformità agli standard internazionali della normativa ISO 37001 sull’anticorruzione. La società del Gruppo Poste Italiane ha completato un percorso di progettazione, attuazione, integrazione e certificazione dei sistemi di gestione secondo i più stringenti standard internazionali di Qualità (ISO 9001) e di prevenzione e contrasto alla corruzione (ISO 37001). Il traguardo raggiunto segna una ulteriore, importante tappa nel percorso di trasparenza da tempo intrapreso dall’azienda e conferma la costante attenzione del Gruppo Poste Italiane alle esigenze dei clienti e degli stakeholder, attraverso il miglioramento continuo dei livelli di servizio e la riduzione dei rischi. La certificazione di BancoPosta Fondi SGR, rilasciata da IMQ-CSQ, uno degli organismi più autorevoli a livello internazionale, è stata ottenuta al termine di un processo di analisi e verifica dei processi e del sistema di gestione integrato e riguarda le attività di istituzione e gestione di Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari (OICVM) e il servizio di gestione di portafogli e di consulenza in materia di investimenti.

I commenti di Del Fante e Lasco
“L’importante certificazione ISO 37001 ottenuta da BP Fondi SGR – ha commentato l’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante – rappresenta un ulteriore passo nella diffusione e nel radicamento della cultura della legalità all’interno di Poste Italiane. Si tratta di uno standard internazionale di riferimento per i sistemi di gestione anticorruzione, che dimostra la qualità delle politiche intraprese e permette all’azienda di allinearsi alle migliori pratiche internazionali”. “La legalità, la trasparenza e la lotta alla corruzione sono elementi fondanti della nostra cultura aziendale – ha osservato il Condirettore Generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco – Questa certificazione internazionale è per noi motivo di grande soddisfazione e ci incoraggia a proseguire nel miglioramento e nell’ottimizzazione dei processi aziendali, anche per quanto riguarda le politiche di prevenzione su temi quali la corruzione e il rischio di infiltrazioni criminali nel tessuto economico, negli appalti e nei subappalti”.