I suoli europei sono gravemente minacciati: il 60-70% è compromesso a causa delle attuali pratiche di gestione, dell’inquinamento, dell’urbanizzazione e degli effetti del cambiamento climatico. Nell’Unione Europea si contano quasi 3 milioni di potenziali siti contaminati (solo il 24% inventariato) con gravi rischi per la salute; gli apporti di nutrienti nei terreni agricoli sono a livelli di rischio di eutrofizzazione di suolo e acque, con potenziali pesanti ripercussioni sulla biodiversità; i terreni coltivati perdono carbonio ad un tasso dello 0,5% all’anno. I costi associati al degrado del suolo nell’Unione Europea superano i 50 miliardi di euro all’anno. Obiettivo della mission SOIL Health And Food è garantire che, entro il 2030, il 75% dei suoli europei siano sani e in grado di fornire servizi ecosistemici essenziali come la fornitura di cibo e altra biomassa, sostenere la biodiversità, immagazzinare e regolare il flusso di acqua o mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Le cinque missioni dell’UE (oltre a garantire la salute del suolo e il cibo, combattere il cancro, adattarsi ai cambiamenti climatici, proteggere gli oceani e vivere in città più verdi) sono parte integrante del programma quadro Horizon Europe a partire da quest’anno: impegni per risolvere alcune delle più grandi sfide che il nostro mondo deve affrontare e che saranno al centro del processo di trasformazione, e di ripresa, che è in corso in tutta Europa. Le missioni contribuiranno in modo decisivo agli obiettivi del Green Deal europeo e agli Obiettivi di Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Ognuna di esse opererà come un portafoglio di azioni – come progetti di ricerca, misure politiche o anche iniziative legislative – per raggiungere un obiettivo misurabile che non potrebbe essere raggiunto attraverso azioni individuali. “Caring for SOIL is caring for life” è il tema della missione di Horizon Europe proposta dal mission board SOIL Health and Food che è stato presentato in un webinar organizzato dal ministero dell’Università e della Ricerca in collaborazione con Apre (Agenzia della Promozione della Ricerca Europea), Santa Chiara Lab-Università di Siena e Fondazione Re SOIL.