Il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ha voluto incontrare i dipendenti dell’Ufficio postale di Trieste Centro e il loro direttore di Filiale, Matteo Zampieri, per ringraziarli di quanto fatto in questo anno di pandemia. Poste Italiane, infatti, con le sue lavoratrici e i suoi lavoratori, è sempre stata in prima linea garantendo un servizio pubblico che, anche nei momenti più difficili, non si è mai interrotto. L’Azienda, sin dai primi giorni dell’emergenza sanitaria, ha intrapreso una strada precisa ossia non limitare l’attività ai soli servizi ‘ordinari’, ma garantire la gamma completa dei servizi, compresi quelli dal forte impatto sociale e istituzionale (pensioni, spid, bonus fiscali, pagamenti digitali, cashback, ecc.) che si sono rivelati strategici durante la pandemia, anche grazie al forte sviluppo digitale e a soluzioni organizzative (prenotazioni online, anticipo e scaglionamento pagamento pensioni) che hanno consentito di erogare servizi fondamentali nel pieno rispetto della salute di lavoratori e cittadini.

Le parole del sindaco
“Ringrazio tutte le lavoratrici e i lavoratori delle Poste Italiane di Trieste che in questo anno di pandemia sono sempre stati in prima fila – ha detto il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, che ha salutato con un affettuoso contatto di gomito tutti i dipendenti delle Poste Centrali di Trieste – L’impegno di Poste Italiane anche in questo frangente è stato notevole: avete compiuto un salto tecnologico notevole e contribuito a rendere positiva l’immagine di Trieste. Viviamo in un momento complicato, ma se in Italia si fosse operato come ha fatto Poste Italiane, il Paese sarebbe già fuori da questo incubo. Per ripartire questo Paese va “sveltito”. I provvedimenti presi nei primi cento giorni dell’emergenza, assieme alla profonda trasformazione messa in atto negli ultimi anni dal management di Poste Italiane, hanno consentito di affrontare la nuova ondata con consapevolezza, responsabilità e strumenti adeguati. Più di altre aziende Poste Italiane ha fatto tesoro dell’esperienza fatta nei primi mesi del 2020, rimodellando le modalità del business e continuando a concentrarsi sui bisogni di clienti, lavoratori, fornitori. L’obiettivo è sempre stato e continua ad essere garantire un servizio che ha a che fare con il bene pubblico, tutelando la salute di dipendenti e clienti, senza mai interrompere l’operatività di Uffici postali e recapito. In provincia di Trieste, Poste Italiane, con i suoi 32 uffici postali, i centri di recapito, i 197 operatori degli uffici e i 123 portalettere, ha saputo trasmettere un messaggio di “normalità” alle persone, affrontando le nuove esigenze del mercato, i nuovi bisogni dei consumatori e soprattutto il considerevole incremento di richieste dei cittadini in questo periodo di emergenza.