Così i portalettere prenotano il vaccino: “Con i nostri palmari aiutiamo il Paese a tornare alla normalità”

Giuseppina dice che si sente “molto emozionata”. Portalettere, 49 anni, di Ancona, gestisce le consegne nella zona di Collemarino, e adesso è sempre lì con il suo palmare, appena la chiamano, a fare le prenotazioni per i vaccini. Ma spiega che non è solo questo, “è che la gente, tutta la gente, anche quelli che devono aspettare il loro turno, ci vede come un punto di riferimento, vogliono essere informati bene e ci chiedono di tenerli aggiornati, per capire e sapere quando toccherà a loro”. Sembra di essere tornati indietro nel tempo, quando i portalettere arrivavano nei luoghi isolati e in quei villaggi di poche case sparse sui bricchi, in mezzo alla neve e alla tempesta, e c’erano solo loro che riuscivano a farlo arrampicandosi per qualche costone su una bicicletta, per portare assieme alla posta anche le notizie. Non erano solo un gazzettino. Erano molto di più. Tenevano legati al mondo i vecchi che non potevano più venir via da quelle radici, gli raccontavano le cose e gli allungavano la vita. Anche adesso il ruolo è lo stesso.

A disposizione del Paese

L’aiuto di Poste alla guerra senza quartiere contro il virus non si ferma qui, poiché l’azienda ha messo a disposizione anche, tra l’altro, le sue strutture logistiche con il Corriere SDA, in collaborazione con l’Esercito italiano, per la distribuzione del vaccino su tutto il territorio nazionale. A Pratica di Mare si è lavorato a testa bassa e con grande entusiasmo per realizzare un centro logistico moderno, che offra garanzie di sicurezza e di massima efficienza. Una volta arrivati, i vaccini vanno distribuiti nelle migliori condizioni possibili e nel tempo più breve.

L’importanza delle informazioni

Dal territorio Antonella, portalettere di Palermo, spiega: “Il servizio sta andando davvero molto bene. Le persone dimostrano un grande interesse e già molte hanno deciso di prenotarsi». In effetti, in Sicilia, appena sei ore dopo l’apertura dei sistemi telematici, 53mila persone si erano già prenotate. Sull’isola sono attivi 687 sportelli ATM e 2.300 portalettere che, porta a porta, e per chiunque ne faccia richiesta, possono prenotare e stampare la ricevuta dell’appuntamento. Così l’azienda offre certamente una disponibilità maggiore e più efficace rispetto ad altri sistemi, molto gradita dagli utenti.

Punti di riferimento

Come spiega ancora Antonella, oltre a tutti quelli che all’inizio ne avevano diritto, sono stati subito in tanti che si sono rivolti a loro “chiedendo informazioni sui dettagli del servizio e per sapere quando arriverà il loro turno. Le persone ci vedono come veri e propri punti di riferimento ed è davvero gratificante vedere come ogni giorno io e i miei colleghi contribuiamo nel nostro piccolo, ma in modo fattivo, a far del bene per la collettività. Penso soprattutto agli anziani che senza il servizio offerto da Poste Italiane avrebbero delle oggettive difficoltà nel prenotarsi per ricevere il vaccino”.

Vita normale

Un altro portalettere di Palermo, Gerolamo, ripete che anche a lui la gente non finisce di chiedere informazioni. «Sono passate due settimane da quando abbiamo cominciato e sinceramente i riscontri che ho ricevuto sono stati tutti estremamente positivi. In questo modo riusciamo anche a risolvere, anche in tempi brevi, pure problemi di una certa rilevanza. Proprio oggi ho effettuato alcune prenotazioni, di cui molte per la somministrazione del vaccino a domicilio. Mi rendo conto, però, che soprattutto nei prossimi giorni, quando sarà possibile ampliare il bacino di utenti vaccinabili e con la diversificazione delle fasce di età, il nostro servizio entrerà ancora più nel vivo». Risalendo la penisola, i commenti e l’entusiasmo sono più o meno gli stessi.

Un’emozione unica

“Per me è una emozione unica”, dice Paolo, portalettere di Ancona, “perché questo è il momento di offrire un contributo reale al mio Paese, aiutando tante persone a ricevere il vaccino e a tornare a una vita normale. L’hanno detto in tanti che questa pandemia è come una guerra. Io non so, non ho mai visto una guerra. Però è il momento più drammatico che abbiamo vissuto, e dobbiamo essere tutti uniti per uscirne fuori, noi di Poste Italiane che offriamo questo servizio così importante e i cittadini che ne usufruiscono: insieme possiamo farcela”. Di noi i clienti si fidano, ripete Giuseppina. Certo è che, oltre a essere gratuita, la piattaforma di Poste – prenotazioni.vaccinicovid.gov.it – consente di evitare problemi di sovraccarico e guasti.

Uno strumento di speranza

“Noi abbiamo messo a disposizione tutti i canali di Poste Italiane”, ha detto l’Amministratore Delegato Matteo Del Fante. “Chi lo fa con noi è tranquillo”. E in questa fase i portalettere stanno ricoprendo un ruolo determinante, quasi storico. “I nostri clienti – spiega Giuseppina – mi stanno letteralmente subissando di domande. Il fatto è che questo servizio è un ottimo canale per quelle persone anziane e malate, che non possono uscire di casa e non hanno dimestichezza con il computer. Grazie al nostro intervento riescono a prenotarsi in tutta tranquillità. E io mi provo una strana sensazione: il mio palmare diventa per loro uno strumento di speranza”.