Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha approvato i progetti di fusione e di scissione inerenti all’operazione di riassetto, nell’ambito del Gruppo Poste Italiane, dopo l’acquisizione di Nexive, annunciata lo scorso novembre. In particolare, la decisione riguarda Nexive Group S.r.l., il cui capitale è interamente e direttamente detenuto dalla stessa Poste Italiane; Nexive Servizi S.r.l., il cui capitale è interamente detenuto da Nexive Group; Nexive Network S.r.l., il cui capitale è interamente detenuto da Nexive Group e Nexive S.c.a.r.l., in cui capitale è detenuto al 75% da Nexive Network.

Le tappe

L’operazione di riassetto societario si articola nei seguenti passaggi: la fusione per incorporazione di Nexive Group e di Nexive Servizi in Poste Italiane; la scissione parziale di Nexive Network in favore di Poste Italiane, quanto al ramo d’azienda relativo alle attività di recapito della corrispondenza, che comprendono l’interessenza azionaria in Nexive Scarl, e in favore di Postel S.p.A., società anch’essa interamente e direttamente controllata da Poste Italiane, quanto al ramo d’azienda relativo alle attività di stampa.

L’operazione anticipata nel piano “2024 Sustain & Innovate”

Ieri anche i Consigli di Amministrazione, per quanto di rispettiva competenza, di Nexive Group, di Nexive Servizi, di Nexive Network e di Postel hanno approvato i progetti di fusione e di scissione. L’operazione di riassetto societario di cui sopra si inserisce nel percorso di integrazione delle sopra indicate società del Gruppo Nexive – la cui acquisizione da parte di Poste Italiane era stata completata in data 29 gennaio 2021 – nell’ambito del Gruppo Poste Italiane, secondo quanto già anticipato al mercato in occasione della presentazione del piano strategico “2024 Sustain & Innovate” in data 19 marzo 2021.

Dal 1° ottobre 2021

L’operazione, che prevede l’applicazione delle semplificazioni previste dalla normativa per le operazioni di scissione e fusione di società interamente possedute, spiegherà la sua efficacia a decorrere dal 1° ottobre 2021 e non comporterà alcuna emissione di nuove azioni né comunque assegnazione di azioni di Poste Italiane, azionista unico di tutte le società partecipanti alle fusioni e alle scissioni sopra indicate.