Gaudiano: “Il mio impegno per la ricerca contro il cancro”
Luca Gaudiano (foto Alberto Gottardo)

Al fianco della Fondazione AIRC e dei suoi oltre 5mila scienziati al lavoro per trovare diagnosi sempre più precoci e terapie efficaci per tutti i pazienti: è lo scopo che si è prefisso Gaudiano, vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo tra le Nuove Proposte. L’artista pugliese ha offerto il suo impegno anche oggi, nella “Giornata Mondiale senza tabacco” per informare e sensibilizzare i ragazzi sull’importanza della prevenzione e dello stop a tabacco e nicotina. Gaudiano affronta il tema delle sigarette elettroniche e a riscaldamento di tabacco, spesso usate nella falsa convinzione che siano innocue. Esortando inoltre a chiamare il 45521 da telefono fisso per donare 5 o 10 euro o inviando al 45521 uno o più SMS del valore di 2 euro e sostenere la ricerca di AIRC contro il fumo https://www.airc.it/ che causa circa l’85-90% dei casi di tumore del polmone, oltre ad aumentare il rischio di sviluppare tumori del cavo orale e della gola, del pancreas, del colon, della vescica, del rene, dell’esofago, del seno, soprattutto tra le donne più giovani, e alcune leucemie. Ha parlato del suo impegno e delle sue canzoni in un’intervista a Postenews (qui potete trovare tutte le interviste del nostro sito).

Gaudiano, hai aderito subito al progetto dell’AIRC, anche perché è un dramma che ti ha colpito da vicino. Quanto conta la prevenzione?

“Nel caso specifico che ha riguardato la nostra famiglia, non avevamo pensato di incontrare sul nostro cammino questa tragedia. Proprio per questo ho capito che la prevenzione è importante, nel caso di un tumore come quello per cui purtroppo mio padre ci ha lasciato. La prevenzione probabilmente ci avrebbe fatto arrivare prima a capire quali erano le mosse giuste da fare. Il primo giorno in AIRC abbiamo parlato tanto di prevenzione e ciò che mi preme fare è sensibilizzare le persone per far capire che prevenire è la strada principale”.

In particolare, metti in guardia sui rischi delle sigarette elettroniche.

“Abbiamo avuto modo di dirlo sulle pillole di salute di Airc: gli oggetti che vaporizzano o riscaldano il tabacco contengono comunque delle parti che possono essere dannose per il nostro organismo. Bisogna formare e informare, specialmente i giovani”.

Hai vinto con un brano, “Polvere da sparo”, tutt’altro che sanremese per la tematica che tocchi e anche per le parole evocative che hai usato.

“È stata una vittoria che mi ha fatto crescere tantissimo. Aver vinto con quella canzone significava dare voce non solo alla mia storia personale e al dolore per la perdita di mio padre, ma anche a tutte le persone che hanno vissuto la mia stessa tragedia. Anche attraverso una canzone pop e ‘di tendenza’ sono riuscito a parlare di un argomento che è un tabu della musica leggera, quello della malattia. Si parla troppo poco della condizione delle famiglie che affrontano questo doloroso percorso. Dall’affetto della gente ho capito che il brano è stato compreso. Molti ragazzi sui social mi hanno parlato della loro personale esperienza. C’è troppa poca formazione sulla necessità di condurre uno stile di vita sano e questo porta anche i giovani a dover lottare con queste problematiche. Penso all’educazione alimentare e alla salute: dovremmo fare molto di più sotto questo punto di vista. Alcuni l’hanno letta come una canzone d’amore, e in fondo lo è perché è un pensiero a mio padre”.

Dopo una vittoria con un brano così importante, cosa segue?

“Con la direzione che ho preso con la scrittura del nuovo singolo ‘Rimani’ abbiamo voluto far capire mi piace parlare di realtà e rapporti umani. La missione di noi artisti è essere più sinceri possibile. Non mi interessa stare sempre sul pezzo, in linea con il mercato. Mi interessa parlare di rapporti umani, di verità”.

Il tuo successo è arrivato in piena pandemia, cosa pensi che ti aspetti ora?

“Il live, ma ci sarà tempo, sono molto sereno sotto questo punto di vista. Ci tengo al discorso della sicurezza sanitaria del Paese, dobbiamo ricominciare a stare tranquilli. Le persone devono riacquisire sicurezza: non è facile in questo momento stare in un luogo chiuso. Dobbiamo dare il giusto tempo al pubblico per sentirsi di nuovo sereno. Poi tornerà anche il live”.

Sei molto giovane ma avrai sicuramente un ricordo personale legato alle lettere.

“Sono figlio di un periodo in cui la corrispondenza era già elettronica, ma sono anche figlio di due genitori che si scrivevano lettere d’amore anche se studiavano nella stessa città. Se non si chiamavano dalla cabina del telefono a gettoni, allora prendevano carta e penna, pur stando a pochi chilometri di distanza: quelle lettere le custodisco gelosamente. In parte erano il resoconto della giornata, in parte il loro racconto sentimentale. Era una comunicazione più introspettiva, molto diversa da come siamo abituati”.

La carriera di Gaudiano

Luca Gaudiano, 30 anni di Foggia, nell’ottobre 2020 viene selezionato per il programma AmaSanremo, durante il quale propone il singolo “Polvere da sparo” con il quale ottiene l’accesso al Festival nella categoria degli otto giovani artisti in gare per la sezione Nuove Proposte. Il 2 marzo 2021 esordisce a Sanremo esibendosi con la stessa canzone, in cui racconta il dramma per la perdita del padre. Accede così alla finale della quarta serata, in cui si classifica primo, vincendo il Festival nella sezione Nuove Proposte. Alla consegna del premio dedica la vittoria al proprio padre, venuto a mancare due anni prima per un tumore al cervello: “Ci ha lasciati due anni fa ma oggi è qui con me”. Il 1° maggio 2021, in diretta su RAI3 e Radio2, si esibisce a Roma sul palco del tradizionale concerto che si tiene in occasione della Festa dei Lavoratori e, sempre a maggio, lancia il nuovo singolo “Rimani”.

Nel video, il messaggio lanciato da Gaudiano per la Giornata mondiale senza tabacco