“Sì Viaggare”: su youtube le immagini dell’Archivio storico di Poste Italiane

L’Archivio Storico di Poste pubblica le immagini della nostra vita. Sul canale Youtube di Poste Italiane c’è una novità, la playlist “Sì viaggiare”. Questa raccoglie i filmati dell’Italia del boom economico, l’era in cui si scoprirono i lidi e i viaggi in autostrada.

Un tuffo nel passato

Un tuffo nel passato che ha tutto il sapore dell’estate che riparte: la nuova playlist, costituita da una serie di filmati di fine anni Cinquanta dell’Archivio Storico di Poste, racconta di quando gli italiani, dopo il periodo difficile della ricostruzione, riscoprivano finalmente le gioie del turismo e dei viaggi tra le bellezze della Penisola.

Il parallelo con il presente

Oggi, come allora, l’Itali si rimette in viaggio dopo l’annus horribilis del Covid scegliendo in gran parte di rimanere all’interno dei confini nazionali. Secondo l’Istat, la maggioranza degli italiani prevede di trascorrere un periodo di vacanza, tra giugno e settembre 2021, in una località diversa da quella di residenza: con certezza il 22,3% e probabilmente il 27,8%; sommando le due percentuali si arriva al 50,1%. Un terzo degli intervistati, al contrario, è certo che non andrà in vacanza.

Destinazione Italia

La destinazione prevalente delle vacanze è l’Italia: il 33,3% sceglierà la regione di residenza mentre il 63,6% opterà per un’altra regione italiana. Solo il 6,2% dei rispondenti prevede di andare all’estero. Sul territorio emergono le consuete differenze tra Centro-nord, dove per oltre 6 residenti su 10 (63,6%) la destinazione di vacanza sarà una regione italiana diversa da quella di residenza, e il Mezzogiorno, dove invece prevale la scelta di rimanere nella propria regione (56,3%). Quanto al mezzo di trasporto utilizzato per raggiungere la località di vacanza, nella stragrande maggioranza dei casi (84,0%) la scelta ricade sul mezzo personale, soprattutto al Centro-sud (90,4% al Centro, 86,8% nel Mezzogiorno). Treno, aereo e nave raccolgono preferenze piuttosto esigue, sono infatti indicati rispettivamente dal 9,4%, 9,3% e 3,9% degli intervistati.

Qui il servizio del Tg Poste